Italia, Mancini rivoluziona la Nazionale per l'amichevole con l'Olanda

Italia, Mancini rivoluziona la Nazionale per l'amichevole con l'Olanda
dal nostro inviato TORINO Lo Stadium dei 7 scudetti bianconeri di fila accende le sue luci per il derby dell'escluse: l'Italia, nell'ultima delle 3 amichevoli con il...

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dal nostro inviato
TORINO Lo Stadium dei 7 scudetti bianconeri di fila accende le sue luci per il derby dell'escluse: l'Italia, nell'ultima delle 3 amichevoli con il suo nuovo ct, ospita l'Olanda alla fine di una stagione che per gli azzurri è la peggiore dal 1958. Dopo 60 anni non parteciperanno al mondiale. E in Russia non va nemmeno la nazionale arancione che è stata eliminata dalla Francia e proprio dalla Svezia che poi ha dato il colpo di grazia a Ventura nei playoff di novembre. A Mancini e Koeman, il successore di Aadvocat, il compito di rilanciare le 2 big in disgrazia.

 
ESAME FINALE    
«La partita contro la Francia resterà comunque più indicativa, ma anche questo test contro l'Olanda in costruzione può contare» avverte Mancini. Loro nel ranking Fifa sono piazzati meglio (19° posto) di noi (20°). Il risultato di Torino, insomma, incide. Il ct, nella notte organizzata a vuoto per l'addio di Buffon che neanche si presenterà, chiude il tris con la rotazione più ampia che ci sia. La stanchezza lo porta a cambiare l'Italia per dieci undicesimi dopo il ko di venerdì a Nizza contro la Francia. Si tiene stretto solo a Jorginho, l'unico sempre titolare nelle 3 amichevoli anche perché non c'è un altro regista tra i Convocati. In porta tocca a Perin che nella prossima stagione sfiderà Donnarumma. In difesa i terzini sono i più collaudati: Zappacosta e Criscito. Ha spazio Rugani (nella formazione annunciata dal ct a Vinovo, per errore, è stato inserito Caldara), fin qui mai utilizzato (come Baselli, pronto per il debutto, e Zaza, inizialmente infortunato). A centrocampo proverà, da intermedi, Cristante e Bonaventura. In attacco, senza Balotelli, il centravanti sarà Belotti, nel tridente con Verdi e Insigne che, con 26 presenze, diventa per una notte capitano e allo Stadium dove è stato preso di mira (e in modo macabro) dagli ultrà juventini. Il ct non abbandonerà il 4-3-3 proprio per far sentire a suo agio Jorginho. Verdi partirà a destra, ma presto potrebbe cambiare ruolo. «Penso che possa fare anche la mezzala. Non sono i gol, però, a preoccuparlo, con l'Italia che va a segno quasi esclusivamente su palla inattiva (rigori, corner e punizioni), a parte la rete di Balotelli a Nizza. «Quello che è successo prima non mi riguarda. Nei primi due test abbiamo avuto diverse chance, anche contro la Francia». Da registrare la difesa. «Abbiamo preso quattro reti, ma sempre su errori o distrazioni. Quando riprenderemo a lavorare, vedrete che sistemeremo il reparto. A fine stagione è difficile trovare l'equilibrio». Fabbricini e Oriali intanto ha ricortdato «le regole non scritte» ai giocatori: attenzione nell'uso dei social e niente visite dei procuratori in ritiro (in riferimento alla presenza di Raiola nell'albergo di Nizza).
RIFONDAZIONE INCOMPLETA

Koeman, invece, cambia meno del collega per verificare il 5-3-2 che non ha convinto giovedì contro la Slovacchia (1-1): «’Italia contro la Francia e mi ha fatto un'ottima impressione. Mi ha sorpreso per il pressing alto. La differenza è stata l'attacco: quello di Deschamps è superiore. Noi siamo qui per vincere e per trovare il feeling giusto e preparaci al meglio alle gare di qualificazione Euro 2020». Strootman, criticato dai media olandesi, rischia di perdere il posto da titolare.       Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero