L'Italia è inguardabile ma prima. A Conte per il momento va bene così. Basta vederlo esultare in panchina dopo il gol irregolare di Pellè per capire che gli interessa solo...
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INTERPRETI SCADENTI
Barzagli, Florenzi, De Rossi in panchina per scelta tecnica, Marchisio a casa perché infortunato. Conte, in campo, non ha qualità e nemmeno esperienza. Pirlo sembra aver staccato la spina, leggermente meglio Verratti. Mai in partita Bertolacci, sostituito per fortuna da Parolo che è almeno brillante. Male gli esterni d'attacco, sia il capocannoniere del campionato Eder che gioca più per se stesso che per la squadra sia Gabbiadini che centra la traversa prima di uscire e che per il resto resta fuori dal coro. Darmian si è svegliato solo nella ripresa, Pasqual fa capire come mai è riserva nella Fiorentina di Paulo Sosa. Anche i 2 centrali Bonucci e Chiellini sono fiacchi: Effiong, il centravanti nigeriano di Ghedin procede a scatti e spallate, senza però trovare mai lo specchio della porta.
REGALO DELL'ARBITRO
Candreva, con il cross del gol, è la mossa azzeccata di Conte. Ma più decisivi risultano due slovacchi, l'arbitro Kruzliak e l'addizionale Vnuk che considerano regolare la rete di Pellè che segna con il gomito sinistro. Nell'azione anche un fallo di mano di Darmian e un'entrata scorretta di Verratti. Zaza non entra, proprio come nella Juve. Immobile è in tribuna. Un anno fa l'Italia di Conte piaceva di più. Nel gioco e nel dinamismo. L'involuzione è evidente. Ma la la prima vittoria del 2015, al quinto tentativo, è preziosa anche per questo.
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Il Messaggero