Italia, Juantorena: «Siamo forti, puntiamo alle Final Six di Torino»

Italia, Juantorena: «Siamo forti, puntiamo alle Final Six di Torino»
«Non vogliamo certo fermarci a Milano. Avevamo l'obiettivo di arrivare al Forum come primi e lo abbiamo fatto con cinque vittorie, ora vogliamo raggiungere la Final Six...

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«Non vogliamo certo fermarci a Milano. Avevamo l'obiettivo di arrivare al Forum come primi e lo abbiamo fatto con cinque vittorie, ora vogliamo raggiungere la Final Six di Torino». Lo dice lo schiacciatore della Nazionale di Volley Maschile, Osmany Juantorena, durante il Media Day della seconda fase del Mondiale, alla vigilia della gara dell'Italia contro la Finlandia, in programma domani al Forum di Assago. «È dura - ammette Juantorena - ma abbiamo la consapevolezza della nostra forza e di potercela fare. Non facciamo calcoli e pensiamo ad una gara alla volta, a partire dalla partita di domani contro la Finlandia: sono rognosi, giocano sciolti e non hanno nulla da perdere ma solo da guadagnare. Dovremo essere attenti e concentrati, sono tre punti da prendere a tutti i costi perché nessuno ci regalerà nulla».


«Il motto della nostra Nazionale è 'libera i canì. Rappresenta la foga dei nostri panchinari quando entrano in campo come cani randagi e danno un contributo importante. Chi è il cane alpha della Nazionale? C'è uno scettro e ce lo contendiamo ad ogni gara». Lo dice il capitano della Nazionale Italiana di volley, Ivan Zaytsev, durante il Media Day dei Mondiali, alla vigilia della gara contro la Finlandia che si disputerà domani al Forum di Assago. «Nella prima fase - evidenzia Zaytsev - ci siamo conquistati un bel vantaggio. Sono 4 punti da sfruttare, una bella assicurazione sulla vita ma non vogliamo certo arrivare con l'acqua alla gola. Servono i tre punti contro la Finlandia, sulla carta sono gli avversari più deboli ma giocando contro i padroni di casa possono giocare a braccio sciolto. Dopo penseremo alla Russia, per me resta la squadra da battere. Non dobbiamo lasciarci andare a facili entusiasmi, è un torneo lungo e complicato ed è un attimo scendere di livello. Io devo migliorare a muro, faccio ancora schifo».
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Il Messaggero