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L'Italia di Roberto Mancini batte l'Austria nel secondo degli ottavi di finale di Euro 2020 e vola ai quarti, dove incontrerà la nazionale vincente dello scontro tra Belgio e Portogallo. Ma non è il momento di pensarci, questo, soprattutto per tutti i tifosi che sono scesi nelle grandi piazze italiane per assistere all'incredibile vittoria degli azzurri ai tempi supplementari. E subito a seguire, come di rito, i caroselli e le sfilate in auto con tanto di bandiere festeggianti fuori dai finestrini, al ritmo del celebrissimo "po-po-po-po-po-po-po", colonna sonora "vincente" dell'Italia di Lippi ai mondiali del 2006 e che si sta imponendo nuovamente agli Europei VentiVentuno.
In barba alla pandemia, verrebbe da dire, la gente è scesa in piazza da Firenze a Napoli, passando per Roma, che accoglie come sempre la fan-zone più grande d'Italia a Piazza del Popolo. Prima la tensione, poi la gioia del vantaggio e infine lo sfogo liberatorio disegnato dal fischio finale dell'inglese Anthony Taylor, che ha dato il via alle danze su quattroruote volte a glorificare una vittoria che ha il sapore di qualcosa di più grande di un'impresa sportiva. È il riscatto di un popolo dal periodo più buio forse degli ultimi 80 anni, che si è legato anche a doppio filo con la disfatta sportiva tricolore più dolorosa della storia, quella del novembre '17. Bandiere, clacsonate e sciarponi, qualcuno anche fuori stagione. Ma oggi tutto è concesso a chi ha tifato azzurro lungo lo Stivale, e chi se ne importa di quei coprifuochi ormai dimentichi e di chi a questi ragazzi non ci ha mai creduto.
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Il Messaggero