Accelerazioni, brusche frenate, sorpassi e uscite di pista. Il gran premio che assegna la panchina della Lazio per il prossimo anno è alle ultime curve e nulla è...
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GLI AVVERSARI
Dietro di lui si allungano diverse ombre. Quella più ingombrante è di Cesare Prandelli. Il favorito del presidente Lotito che gradisce in particolar modo il suo passato da Ct della Nazionale e che in qualche modo potrebbe riabilitarlo anche a livello Federale. Cesare sogna un ritorno in panchina e Roma potrebbe rappresentare la giusta piazza per farlo. «Alla Lazio devi solo pensare ad allenare e null'altro» rivelava qualche settimana fa. Ieri è tornato a lanciare segnali di fumo: «Il mio futuro mi auguro che sia su una panchina. Mi piacerebbe ricominciare in Italia». A buon intenditor poche parole. Chi invece sembra ormai essersi defilato dalla corsa è Sinisa Mihajlovic sogno dei tifosi biancocelesti. Domenica era all'Olimpico a guardare da vicino la Lazio. «Se vengo a Roma? Sono già a Roma» la risposta del tecnico serbo ad un tifoso. Dopo un amore iniziale i rapporti con la società si sono nuovamente freddati. Sinisa ha paura di bruciarsi in biancoceleste ed è per questo che si farà ammaliare dalle sirene del Torino. Più dietro provano la rincorsa Mazzarri, Yakin, Sampaoli, Maran e la suggestione Bielsa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero