Gli spettatori degli Internazionali come i passeggeri che transitano negli aeroporti. Naso all’insù per controllare sui maxi-schermi l’orario delle partite....
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La terra rossa è protetta dai teloni: al Foro Italico non si gioca. E se la pioggia dovesse durare per tutto il giorno? Quali conseguenze ci sarebbero sul programma del torneo? Senza le condizioni meteorologiche favorevoli, come da regolamento, le partite non possono iniziare (o proseguire). Questione di impraticabilità sia per i giocatori, ma anche per gli spettatori: gli impianti sono senza coperture. Tra i Masters 1000 hanno una copertura soltanto Bercy (indoor) e i modernissimi impianti di Madrid e Shanghai. Il rischio in caso di maltempo prolungato è di posticipare tutti i match di 24 ore, congestionando di impegni la giornata successiva.
Insomma, Federer, Bertens, Stephens, Keys, Nadal, Djokovic, Thiem, Osaka, Muguruza e Halep oltre ai tre italiani Fognini, Sinner e Cecchinato, tutti in campo oggi da programma, potrebbero slittare a domani. Un imprevisto non da poco conto, che potrebbe far allungare la durata del torneo: quarti nel giorno delle semifinali, semifinali nel giorno della finale fino a posticipare l'ultimo atto del torneo.
Senza escludere l'ipotesi, al momento remota, di giocare più turni nella stessa giornata. L’ultimo precedente simile a Roma risale al 2012. Il supervisor Atp dichiarò il Centrale inagibile e la finale tra Djokovic e Nadal venne sposato da domenica a lunedì. Con buona pace degli spettatori che avrebbe potuto assistere al match solo nel week-end.
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Il Messaggero