Internazionali 2022, Nardi: «Roma, ti regalerò un bel tennis. Sogno un match contro Nadal»

Luca Nardi (Foto Sposito FIT)
Le stimmate del predestinato Luca Nardi ce le ha da un po’, da quando ha preso una racchetta in mano, ma in questo avvio di 2022 anche i meno esperti di tennis si sono...

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Le stimmate del predestinato Luca Nardi ce le ha da un po’, da quando ha preso una racchetta in mano, ma in questo avvio di 2022 anche i meno esperti di tennis si sono accorti di lui. Il 19enne di Pesaro ha vinto due Challenger ed è arrivato a Roma intenzionato “ad andare il più lontano possibile”, come ama ripetere. Dopo aver perso ieri nei quarti di finale contro Matteo Arnaldi, Luca si è rifatto battendo oggi il semifinalista di Wimbledon 2018, Marco Cecchinato, conquistando così la wild card per le qualificazioni.

L'aura creatasi attorno a lei la spaventa?

"No, sono tranquillissimo. Certo, un po' di pressioni arrivano ma resto molto sereno. Cerco di essere focalizzato sempre sui miei obiettivi, poi chissà come mi riserverà il futuro. Entrare nel tabellone principale è il sogno di chiunque, io ci spero ma non me lo aspetto".

Come è stato affrontare un veterano come Cecchinato?

"Ci avevo già giocato, perdendo di poco, quindi sapevo di avere buone possibilità. Oggi lui si è ritirato, e a fine match mi ha detto che aveva un problema alla schiena da qualche giorno. Sono soddisfatto però del set che abbiamo giocato, spero di fare bene anche sabato".

Cosa vuol dire per lei il palcoscenico del Foro Italico, dopo due anni senza pubblico per colpa della pandemia?

"Giocare a Roma è qualcosa di stupendo, cercherò di regalare un po' di buon tennis a tutti quelli che verranno a vedermi!".

Con l’assenza di Berrettini, il compito di rappresentare l’Italia è anche sulle sue spalle?

“Sì, ma è un orgoglio, non un peso. Cercheremo di dare il massimo

Novak Djokovic si presenta non al meglio delle condizioni, mentre Rafa Nadal qui ha dominato per anni: chi preferirebbe sfidare tra i due assi?

“Dico Rafa, mi dà la sensazione del giocatore supremo. Vederlo giocare a Roma, quando ero piccolo, mi trasmetteva emozioni forti. Affrontarlo qui sarebbe meraviglioso”.

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Il Messaggero