Mancini: «L'inizio di stagione ha ingannato tutti, ci sono squadre molto più attrezzate, ma ior esto qui e mi servono due campioni»

Ronerto Mancini
Inter a quota 61 punti dopo la sconfitta di Marassi col Genoa, e la vigilia del match con l'Udinese è tempo di bilanci per l'Inter Roberto Mancini. Considerazioni...

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Inter a quota 61 punti dopo la sconfitta di Marassi col Genoa, e la vigilia del match con l'Udinese è tempo di bilanci per l'Inter Roberto Mancini. Considerazioni negative che stridono con il dirompente inizio di stagione dei nerazzurri. «La qualità è fondamentale. Poi ci vuole la personalità: i giocatori che hanno qualità hanno personalità. Masiamo una squadra giovane, non siamo più l'Inter di 10 anni fa e quindi purtroppo bisogna passare per delle illusioni. L'inizio ha ingannato tutti: ci sono squadre molto più attrezzate di noi. Certo, se fossimo stati bravi come il Leicester... Abbiamo perso troppi punti, essere quarti adesso è un dispiacere. Lavoreremo per cercare di migliorarci. Quest'anno giocatori di qualità ne abbiamo inseriti, come Miranda. Perisic è un giocatore che tanti club importanti vogliono. Non siamo messi così male».


Attacco spuntato:
«Il calcio è questo, a volte pensi delle cose che dai per scontate e per un motivo o per l'altro non accadono.Non avremmo mai pensato con i dati attuali dei gol dei nostri attaccanti. Sicuramente è stato l'aspetto su cui dobbiamo lavorare di più. Abbiamo preso Eder per i gol, sono momenti che a volte accadono. E' un peccato che non siamo riusciti a fare quei 10 gol in più che ci avrebbero portato in zona Champions. Credo sia difficile che Jovetic farà 4 gol il prossimo anno, ne fara 15 come gli altri ne faranno di più. A meno che non prendiamo Messi e Ronaldo è difficile avere attaccanti che garantiscono gol sempre».

I rapporti con la società:
«Non mando messaggi a Thohir, se gli devo dire qualcosa ci parlo direttamente. La sconfitta di Genova è stata casuale. Ho un contratto con l'Inter, se dovessi andare via dall'Inter me ne starei a casa».

Il mercato:
«Spesso si pensa di risolvere i problemi con gli acquisti, ma può darsi che non cambiando niente possa migliorare tutto. Giocando un paio di anni insieme le squadre migliorano per forza. Fosse per me non venderei nessuno, ma dipende anche dalle esigenze di bilancio. Invece di prendere 4-5-6 giocatori normali forse è meglio prendere un solo campione. La squadra ha una base solida ed è tempo di non inserire giocatori che hanno bisogno di tempo per ambientarsi: è meglio mettere due campioni».


Jovetic e la formazione:
«Avuto qualche infortunio, neanche tanti. Per me poteva fare molti più gol, ma si è dovuto integrare e ha trovato difficoltà quando è andato fuori squadra per scelta tecnica. Rimane comunque un giocatore straordinario. Formazione? Qualcosa cambieremo, dipende molto dall'aspetto fisico di chi ha giocato mercoledì». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero