Inter, Spalletti: «Stiamo ricostruendo la mentalità vincente»

Inter, Spalletti: «Stiamo ricostruendo la mentalità vincente»
«Con Juventus è Napoli c'è ancora un pò di differenza, dobbiamo accorciare il gap soprattutto riconsolidando le certezze che devono appartenere a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Con Juventus è Napoli c'è ancora un pò di differenza, dobbiamo accorciare il gap soprattutto riconsolidando le certezze che devono appartenere a una grande squadra come l'Inter»: così il tecnico dell'Inter, Luciano Spalletti, dopo la sofferta vittoria contro il Genoa. «Questa squadra non ha ancora raggiunto il suo limite - le sue parole a Premium - non si è ancora espressa al meglio della sua potenzialità: dobbiamo raggiungere questi limite e poi superarli, ma il lavoro quotidiano ci aiuterà a farlo. In questo momento, anche il pubblico fa la sua parte: oggi ci ha sempre spinto in avanti. È un pubblico esigente: a volte fischia ma questo per noi deve essere uno stimolo, perché dobbiamo sapere che i nostri tifosi ci vogliono bene anche quando ci fischiano. A volte, quando arrivi da un periodo in cui non hai fatto bene, ricostruire una mentalità forte non è semplice: squadre come Juventus, Napoli e anche Roma e Lazio ce l'hanno. E non scordiamoci Sampdoria e Torino». Sulla partita: «Il Genoa è stato molto bravo a chiudersi e ripartire e ci ha costretto a cercare la vittoria su una palla inattiva: queste situazioni per noi, che siamo una squadra fisica, sono favorevoli. Ci abbiamo creduto. In alcuni momenti abbiamo fatto girare palla troppo lentamente, ma siamo sempre stati ordinati, ci siamo mossi da squadra. Certo, negli ultimi trenta metri dobbiamo alzare il livello della qualità».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero