Inter, Spalletti: «Non siamo depressi. Icardi non giocherà dall'inizio»

Inter, Spalletti: «Non siamo depressi. Icardi non giocherà dall'inizio»
Contro il Benevento non si può fallire. Luciano Spalletti è stato chiaro: l’Inter non deve perdere terreno dal quarto posto. ...

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Contro il Benevento non si può fallire. Luciano Spalletti è stato chiaro: l’Inter non deve perdere terreno dal quarto posto.

 
Icardi. «Mauro è convocato, ma caricarlo di 90’ o di un inizio di partita dove non si sa dove andremo a finire, è un rischio che è meglio non correre».
 
Futuro Icardi. «Quello che ha espresso l’amministratore delegato è espressione di tutta la società e quindi anche il mio. Anche nello spogliatoio conta quel che ha detto colui che ha l’incarico più importante in società».
 
Dichiarazioni Sabatini e Antonelli. «Mi hanno fatto estremamente piacere non per i giudizi su di me, ma per il modo di affrontare il discorso su una base di stabilità e conoscenza approfondita, nonché di volontà di creare un percorso. Questo è fondamentale».
 
Rafinha. «Ha avuto un po’ di affaticamento muscolare, va valutata bene la questione. Oggi si è allenato, anche se è stato un allenamento di una durata ridotta perché siamo alla vigilia della partita, per cui non abbiamo una risposta totale. Però c’è e per quel che sarà la possibilità vogliamo usarlo, può darci una mano importante».
 
Condizione. «Le difficoltà attuali non hanno il nome di alcun componente della squadra. Siamo calati nel pensiero di essere forti e di poter vincere contro chiunque. Abbiamo passato un buon periodo e poi uno bruttissimo. Le cose sono andate in maniera simile perché siamo stati noi a determinarli. E siamo noi a dover affrontare le difficoltà. Però poi contano la professionalità, il modo di ragionare, di comportarsi, le idee che abbiamo».
 
Inter. «Siamo la squadra che corre di più? Bisogna vedere come si corre, non tanto il volume complessivo. Contano le vampate, le corse feroci. Quelle sopra un certo numero di velocità. Quello fa la differenza. Se arrivi e sei in ritardo puoi dire che all’appuntamento sei andato, ma non trovi nulla. Qui ci sono tutte le caratteristiche, è tutto coperto nella maniera corretta e regolare per poter fare un buon campionato. Stiamo attraversando un periodo devastante, bruttissimo, ma non siamo con la depressione addosso che ti uccide e non ti fa reagire. Non abbiamo questa malattia qui».
 

Campionato. «Si sono spese davvero tante parole, le favole vanno bene fino a un certo punto. Bisogna fare punti. E da qui in avanti i nostri avversari potranno avere il nome che gli pare, ma l’obiettivo è sempre vincere le partite». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero