Mancini al comando con la difesa: per l'Inter è questo il miglior attacco

Mancini al comando con la difesa: per l'Inter è questo il miglior attacco
Chi tocca la vetta, muore. E adesso lo sa anche il Napoli, salito e rimasto al primo posto del campionato soltanto per una giornata. È un torneo che sembra non voler conoscere...

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Chi tocca la vetta, muore. E adesso lo sa anche il Napoli, salito e rimasto al primo posto del campionato soltanto per una giornata. È un torneo che sembra non voler conoscere ancora il proprio padrone, dato che finora si sono alternate sul gradino più alto del podio quattro squadre: l'Inter, nove volte, la Fiorentina, sei, la Roma, due, e il Napoli una. Dopo quindici giornate comandano i nerazzurri di Roberto Mancini, quelli delle otto vittorie (su 10) per uno a zero, quelli che vantano la miglior difesa con 9 reti al passivo. Per rendere l'idea della sostanza del gruppo di Mancini, l'Empoli e la Lazio hanno segnato un gol meno dei nerazzurri ma hanno collezionato 12 e 14 punti in meno. Merito della differenza-reti, cioè del rapporto tra quelle fatte e quelle subite. La Fiorentina vanta la migliore, + 18 (30,12), ma questo non basta a Paulo Sousa per guardare tutti dall'alto in basso. I viola hanno vinto le stesse partite dell'Inter ma hanno perso una volta in più e pareggiato una volta in meno. L'Inter, se non altro per le nove giornate passate più in alto delle altre, merita l'attuale primo posto. Mancini ha costruito una squadra solidissima in difesa, tosta a centrocampo e, in attesa di Icardi, Jovetic e Perisic, ha trovato in attacco uno scintillante Ljajic.


Resta da chiedersi cosa accadrà quando/se l'Inter comincerà a segnare ai ritmi di Roma e Fiorentina, che vantano i migliori reparti offensivi del campionato. Il Napoli può contare sul capocannoniere del torneo, Higuain, 14 gol in 15 gare, eppure è terzo, due punti dietro l'Inter di Handanovic, 9 reti sul groppone in 1350 minuti (recuperi esclusi). Il campionato ci sta dicendo che conta più la difesa dell'attacco. Con 72 punti ancora da assegnare, però, è vietato avere certezze definitive e soprattutto ignorare la Juventus.
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Il Messaggero