Inter, Messi è solo uno spot pubblicitario

Inter, Messi è solo uno spot pubblicitario
Da una parte Lautaro che sogna il Barcellona, con i due club ancora lontani dall’accordo. Dall’altra il sogno nerazzurro Messi, alimentato in queste settimane da due...

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Da una parte Lautaro che sogna il Barcellona, con i due club ancora lontani dall’accordo. Dall’altra il sogno nerazzurro Messi, alimentato in queste settimane da due circostanze: la nuova residenza a Milano per motivi fiscali del papà del calciatore, Jorge, e la proiezione dell’immagine del campione argentino sulla facciata principale del Duomo. Una trovata pubblicitaria quest’ultima, scelta dalla tv ufficiale di Suning come presentazione della sfida di campionato Inter-Napoli. A Milano i sogni si intrecciano sempre di più con le operazioni di calciomercato. I tifosi sperano, spulciano il web a caccia di nuovi indizi ma le smentite sono continue e ad oggi non ci sono segnali su eventuali operazioni per il clamoroso passaggio della Pulce in Italia. Il tecnico Antonio Conte, poi, è stato tra i più diretti al termine della sfida con il Napoli. «Sono soluzioni improponibili. Mi tengo stretti i miei ragazzi che stanno gettando il cuore oltre l’ostacolo. Non ho visto l’immagine di Suning, ma è più facile spostare il Duomo che portare Messi all’Inter». Non si tratta di una questione esclusivamente economica, bensì di volontà e desideri. Perché un Barcellona così in difficoltà e immerso in un clima elettorale non può permettersi di privarsi adesso del suo uomo simbolo.


MARKETING
«Nessuna squadra italiana può portare a termine un’operazione simile senza dei fattori straordinari legati agli azionisti - ha spiegato l’ad nerazzurro Marotta-. Quella dell’argentino è una situazione utopistica». Possibili analogie con l’affare Cr7? Al momento no. Mentre l’ingaggio del portoghese è divenuto in breve tempo una realtà, la vicenda Messi si presenta ancora come un sogno promosso da logiche di mercato. All’Inter e in particolare a Suning fa infatti molto comodo che venga accostato al marchio nerazzurro un’azienda così importante. Un brand dall’indiscusso fascino e dall’appeal mondiale. Ma non si può dire lo stesso del campione argentino, descritto quasi infastidito da questo ennesimo tormentone di calciomercato. Dall’entourage del calciatore arrivano infatti ripetute e nette smentite su un possibile trasferimento in Italia. Tra l’altro in Spagna la suggestione Inter è stata quasi totalmente ignorata e da più parti si ricorda come il futuro del calciatore dipenderà da un profondo rinnovamento nella dirigenza.

CLAUSOLA
Messi, poi, non ha esercitato come avrebbe potuto entro il 31 maggio scorso la clausola che lo avrebbe svincolato dal Barcellona, anche se le trattative per il rinnovo del prolungamento dell’accordo sono bloccate per via dei pessimi rapporti con il presidente Bartomeu e la dirigenza catalana. Un quadro, questo, che autorizza l’Inter e tutte le corteggiatrici a provare il colpo magari più avanti, in caso di mancato rinnovo con la società blaugrana. Ma il primo, dichiarato, obiettivo del campione argentino è quello di discutere il rinnovo con un nuovo presidente. D’altronde, Messi (33 anni compiuti il 24 giugno) è il padrone a Barcellona ed è facile pensare che con una nuova dirigenza possa concludere la carriera in Spagna. Le cifre? Difficile allontanarsi dai 50 milioni di euro a stagione per i prossimi tre o quattro anni.

LAUTARO MARTINEZ

A proposito di sogni e contratti, l’Inter è pronta a blindare Lautaro Martinez con un nuovo accordo in assenza di un’offerta del Barça vicina ai 111 milioni di euro della clausola, scaduta lo scorso 7 luglio. 
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Il Messaggero