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Ci sarà l’Inter all’Olimpico di Roma il 24 maggio per la finale di Coppa Italia e ci sarà sempre l’Inter, nel gennaio 2024, in Arabia Saudita per la Supercoppa Italiana, che per quell’occasione cambia format con quattro partecipanti: le prime due della serie A e le due finaliste. A San Siro basta un tocco di esterno di Dimarco per stendere la Juventus e regalare un’altra finale a Simone Inzaghi. Il tecnico interista, che a inizio match aveva incassato la fiducia di Beppe Marotta, si prende l’ennesima rivincita e adesso può conquistare il quarto trofeo da quando è a Milano. In attesa del trittico fondamentale di gare in campionato – Lazio, Verona e Roma – e della semifinale di Champions, l’Euroderby con il Milan. Come detto basta un gol di Dimarco, cuore nerazzurro come a Riyad.
Trovato il vantaggio, l’Inter mette da parte l’impeto. Gioca con intelligenza, fa girare il pallone, cerca di stancare gli avversari, che provano a raddrizzare il match con un tiro da fuori di Kostic, ma Onana devia in angolo. Nel capovolgimento di fronte è Perin a rendersi protagonista con una parata in due tempi sulla conclusione di Lautaro Martinez. A inizio ripresa Massimiliano Allegri cerca di correre ai ripari, togliendo Kostic per Milik. Ma l’Inter resta concentrata ed è ben messa in campo. Tanto da raddoppiare con Dzeko, bravo a beffare Bremer e battere Perin, ma il bosniaco è in fuorigioco e Doveri annulla. Scampato il pericolo, la Juventus comunque non riesce a mai a impensierire l’Inter. Che vola in finale e ora attende la vincente di Fiorentina-Cremonese.
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