Inter, Felipe Melo si presenta «Sono un giocatore cattivo, qui c'è fame di vittorie»

Inter, Felipe Melo si presenta «Sono un giocatore cattivo, qui c'è fame di vittorie»
«Non ho avuto paura di non arrivare all'Inter, la porta che Dio apre nessuno la chiude. Sono un giocatore cattivo, è la mia caratteristica e la mia forza. Trovo...

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«Non ho avuto paura di non arrivare all'Inter, la porta che Dio apre nessuno la chiude. Sono un giocatore cattivo, è la mia caratteristica e la mia forza. Trovo un'Inter piena di fame e voglia di vincere. È un club abituato a farlo. Credo che l'Inter qualsiasi campionato lo inizi con la possibilità di vincere lo scudetto». Felipe Melo ha lo sguardo deciso e concentrato durante la presentazione alla stampa nella conferenza di Appiano Gentile. È un giocatore diverso rispetto a quello che l'Italia ricorda. E la Juventus sembra essere un capitolo chiuso: «La Juve? Penso sempre al futuro e perchè sia positivo devo concentrarmi sul presente. Il passato è passato. Al Galatasaray ho anche parato un rigore, ho fatto la storia. E voglio farla anche qua». Anche i cartellini, suo tallone d'Achille non lo preoccupano: «L'anno scorso non ho mai preso un rosso, non sono il ragazzino di dieci anni fa. Voglio essere leader dentro e fuori dal campo. Conquisterò i tifosi già da oggi, in amichevole con Lecco». Anche in passato Melo è stato molto vicino all'Inter: «Mi ha voluto fortemente Mourinho, avevo pre contratto ai tempi della Fiorentina. Poi è saltato tutto. Ma l'importante è arrivarci». Insieme a Melo, anche Alex Telles viene presentato ai giornalisti. La coppia ex Galatasaray è pronta a dar battaglia. «Sono molto felice di essere qui, mi ha voluto Mancini. È una grande sfida e sono sicuro delle mie capacità, vorrei guadagnarmi un posto in Nazionale dando il meglio. Farò attenzione all'aspetto tattico, ma non snaturerò le mie qualità offensive. Sto fisicamente bene. Sono pronto». E in mente ha un obiettivo importante, raggiungere il livello di Marcelo, suo idolo. «Nella mia carriera - spiega il brasiliano - è stato tutto molto rapido. Ogni giorno devo dimostrare, voglio crescere e con Mancini posso farlo. Il mio giocatore di riferimento è Marcelo. Spero di poterlo eguagliare».
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Il Messaggero