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Dopo l’esordio in amichevole contro il Monza il 14 agosto, un po’ a sorpresa, con tanto di gol alla Dinamo Kiev, Edin Dzeko ha debuttato anche in campionato con l’Inter e dopo diversi tentativi, si è fatto trovare pronto per il 4-0 finale. La sua presenza nella formazione titolare di Simone Inzaghi segna il cambio di un’epoca in Casa Inter. È lui, arrivato dalla Roma con un paio d’anni di ritardo, ad avere il compito più difficile: quello di far dimenticare un giocatore come Lukaku. Nell’ultimo decennio, post Triplete, sono stati pochi i calciatori sbarcati a Milano sulla sponda nerazzurra del Naviglio che hanno saputo conquistare i tifosi come ha fatto Romelu.
I suoi gol, il suo spirito di sacrificio, il suo amore per i tifosi e per la città, il suo autoproclamarsi re di Milano avevano conquistato San Siro. Ed ecco perché il suo addio è stato molto doloroso, con i tifosi che si sono rivoltati sui social, attaccando la società e la famiglia Zhang di non aver mantenuto le promesse. Ed è per questo che il ruolo di Dzeko è diventato fondamentale. Al di là dei gol che riuscirà a fare in questa stagione (ed è già a uno). Detto questo, non poteva esserci esordio migliore anche per l’attaccante bosniaco. Contro il Genoa ha partecipato alle manovre offensive, è stato il punto di riferimento in attacco e ha sfiorato il gol in due occasioni, per poi segnare davvero ed essere osannato dai tifosi. Sì, è stato proprio un grande inizio.
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