Inter, il contismo spiegato da Conte: «E' dura seguirmi, ma per scrivere la storia bisogna dare il 110%»

Antonio Conte
«La richiesta deve diventare alta per tutti quanti se si vuole scrivere la storia, ovvero vincere. Perché chi vince, scrive la storia dei club per cui si gioca o per...

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«La richiesta deve diventare alta per tutti quanti se si vuole scrivere la storia, ovvero vincere. Perché chi vince, scrive la storia dei club per cui si gioca o per cui si allena». L'allenatore dell'Inter Antonio Conte, spiega il suo modo di vivere il calcio e il ruolo di allenatore, parlando dall'Arabia Saudita, dal Leadership Development Institute, dove era ospite. Concetti che il tecnico aveva già espresso prima della sfida contro il Verona, spronando il club a dare il massimo. «La richiesta da parte mia è alta - continua Conte durante il suo intervento - e mi rendo conto che tanti fanno fatica. Quando arrivo in club nuovi non tutti sono abituati al ritmo che tu porto e rischio di perdere qualcuno per strada perché non riesce a sopportare i giri del motore. Ma se l'ambizione è quella di vincere e di cercare di fare qualcosa di importante e scrivere la storia è inevitabile chiedere tanto a se stessi e agli altri. E' un modo di lavorare per eccellere e

per cercare di vincere».
«Devo essere prima io a trasferire agli altri e ad essere di buon esempio per dare non il 100, ma il 110%» ha concluso Conte. «Una volta che hai trasferito questo quotidianamente è ovvio che alzi l'asticella anche nei confronti di chi lavora con te, dei tuoi calciatori». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero