Inter, Conte non cambia idea: «Eriksen giocherà quando lo riterrò opportuno»

Inter, Conte non cambia idea: «Eriksen giocherà quando lo riterrò opportuno»
Rischia proprio di non esserci spazio in questa Inter per Eriksen. Anche alla vigilia della sfida di San Siro contro il Torino, Antonio Conte è stato chiaro:...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Rischia proprio di non esserci spazio in questa Inter per Eriksen. Anche alla vigilia della sfida di San Siro contro il Torino, Antonio Conte è stato chiaro: «Giocherà quando lo riterrò opportuno».

Inter. «Abbiamo tre positivi. Per il resto, a parte Pinamonti, gli altri sono tutti a disposizione».

Torino e Real Madrid. «La situazione è difficile, ma non solo per l’Inter. Per chi affronta le competizioni europee la difficoltà si alza perché giochi partite impegnative, ma è tutta la situazione ad essere difficile. Lo sarà fino a Natale e anche dopo».

Eriksen. «Lukaku gli consiglia di imparare l’italiano? Non lo so. Dico sempre che faccio le scelte per il bene dell’Inter. Penso che Christian abbia avuto tantissime occasioni, ha giocato più di tanti altri. Quando lo riterrò opportuno, lo sceglierò nell’undici iniziale o a gara in corso. Altrimenti prenderò altre decisioni».

Obiettivi. «Penso che dobbiamo lavorare. Sappiamo pregi e difetti, cosa che all’esterno non si riesce a capire. Per il resto dobbiamo pensare a noi stessi».

Campionato. «Mi auguro che l’equilibrio rimanga fino alla fine. Più equilibrio ci sarà per scudetto e zona Champions, più dovranno emergere situazioni come il lavoro, l’organizzazione e la mentalità. Negli anni passati l’equilibrio non c'è mai stato».

Numeri. «Sono numeri che testimoniano quel che ho sempre detto, che la squadra ha raccolto meno di quel che meritava. Sono statistiche che conosciamo, così come quelle in fase difensiva. Concediamo pochissimi tiri in porta, ma c’è un’alta percentuale realizzativa quando ci tirano contro».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero