«Non so cosa rappresenti questo casting, spero solo che questi colloqui che magari andrebbero fatti più in sordina portino la società a individuare un...
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«Se sarà scelto un allenatore pro tempore, diventa la tela di Penelope da fare e disfare in attesa che arrivi Ulisse», fa notare Bonolis, non particolarmente affascinato dalla 'pista esterà che porta a Marcelino, attualmente in pole per sostituire l'esonerato Frank De Boer. «Reja è un grande allenatore come Pioli, mi piacciono entrambi. Marcelino ha fatto questo miracolo col Villarreal, ma è sempre un calcio diverso quello spagnolo così come lo è quello olandese rispetto al calcio italiano. Vista la situazione attuale, all'Inter serve qualcuno che conosca bene il territorio. Un allenatore straniero potrebbe trovarsi nella stessa situazione di De Boer. Forse mettere qualche rattoppo fin da subito non sarebbe male». Ma non tutte le colpe, secondo Bonolis, sono da addebitare alla società. «L'Inter i giocatori li ha, Gabigol è stato pagato una fortuna e lo volevano anche altre squadre: mi ha fatto molto ridere quando De Boer ha detto che non lo faceva giocare perché non ha ancora capito il calcio italiano. Da che pulpito...Io lo vorrei veder giocare questo ragazzino, vorrei vedere qualcuno accanto a Icardi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero