Roma, insulti razzisti a Juan Jesus via social. Il responsabile segnalato alla polizia e "daspato"

Insulti razzisti. Pesanti. Un "tifoso" o presunto tale si è scagliato su Juan Jesus, il difensore brasiliano della Roma, apostrofandolo via...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Insulti razzisti. Pesanti. Un "tifoso" o presunto tale si è scagliato su Juan Jesus, il difensore brasiliano della Roma, apostrofandolo via Instagram: «Stai meglio al giardino zoologico, li m.... tua. Maledetto scimmione. Negro». Juan Jesus ha fatto lo screen shot della pagina e, in una story, ha chiamato in causa il club scrivendo «@officialasroma Sapete già cosa fare con un tifoso così!! #notoracism. Orgoglioso di essere quello che sono».


LEGGI ANCHE --> Roma-Atalanta, Smalling un esordio senza troppe ombre, Veretout errore fatale

Il club ha preso atto dell'accaduto e ha deciso di segnalare l’account alla polizia e a Instagram: il responsabile sarà daspato a vita dalle partite dei giallorossi. All'estero, soprattutto in Inghilterra, per episodi simili alcuni "tifosi" sono stati bannati dallo stadio, inibiti per anni a seguire le partite dal vivo.

«Il gestore di questo account Instagram ha inviato insulti razzisti disgustosi a Juan Jesus, attraverso un messaggio diretto. Abbiamo segnalato l’account alla Polizia e a Instagram. La persona responsabile sarà daspata a vita dalle partite della AS Roma», la nota della Roma diffusa in serata.

L'autore del messaggio razzista, poi, su Facebook avrebbe provato a scusarsi: «Non sono stato io, mi sono entrati nell'account di Instagram». Tuttavia, andando a ritroso nella cronologia dei suoi post, si possono facilmente trovare diversi altri messaggi di stampo razzista, offensivo e discriminatorio.



Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero