Black Lives Matter, ululati ai calciatori in Inghilterra

Black Lives Matter,
ROMA Evidentemente a più di qualcuno, dalle parti della simpaticissima Middlesbrough, deve riuscire particolarmente difficile comprendere e accettare l’altrimenti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ROMA Evidentemente a più di qualcuno, dalle parti della simpaticissima Middlesbrough, deve riuscire particolarmente difficile comprendere e accettare l’altrimenti linearissimo concetto per cui l’umanità non ristagni più in un’età tardofeudale. Perché? Molto semplice. Perché mercoledì, al Riverside Stadium di Middlesbrough per l’appunto, una fetta dei circa 7.500 tifosi (se questi sono tifosi, poi...) accorsi per l’amichevole tra Inghilterra e Austria (1-0) ha pensato benissimo di intonare fieri ululati, come fosse normale prassi, figurarsi, durante un momento di raccoglimento in favore del Black Lives Matter. I giocatori delle due squadre erano inginocchiati al centro del campo poco prima della partita e dalle tribune sono piovute tonnellate di fischi. Razzismo? Razzismo. Ancora: nel 2021. Complimenti.

E l’arbitro Visser? Sentiva ma non ascoltava, chi lo sa. Grazie al cielo, gli altri sostenitori devono aver avuto un sussulto di dignità e hanno quanto meno tentato di sommergere i fischi con secchiate di applausi. Ma tanto: la figura oscena era fatta. Il ct Southgate ancora ieri guardava nel vuoto: «Penso che alcuni non capiscano bene il messaggio». Maddài? Non è inutile annotare, poi, che l’Inghilterra era tornata a giocare davanti ai propri tifosi dopo 563 giorni di silenzi – che verrebbe da rimpiangere, a questo punto. E pensare che Londra è stata eletta come sede di tre gare dei gironi, di due ottavi, delle semifinali e addirittura della finale degli Europei. E invece. E invece sulla superficie è affiorata solo un’idea di calcio adulterata e sfiorita a se stessa.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero