Infinito Zoeggeler, con lo slittino festeggia il centesimo podio

Infinito Zoeggeler, con lo slittino festeggia il centesimo podio
L’aria delle Olimpiadi stuzzica Armin Zoeggeler. Il cannibale dello slittino, l’uomo che non smette di stupire e di vincere, ha fatto cento. L’infinito Armin,...

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L’aria delle Olimpiadi stuzzica Armin Zoeggeler. Il cannibale dello slittino, l’uomo che non smette di stupire e di vincere, ha fatto cento. L’infinito Armin, che sarà il portabandiera azzurro ai prossimi Giochi di Sochi a febbraio 2014, sulla pista tedesca di Winterberg, in una prova di Coppa del mondo, si è piazzato secondo - la gara è stata vinta dal tedesco Chris Eisller, che ha preceduto Zoeggeler di 44 millesimi di secondo, mentre il bronzo è andato al connazionale David Moeller - ha centrato il centesimo podio della sua straordinaria carriera.


Zoeggeler è un vero mito. Sulle scene da ventuno anni, esattamente dal 1989 quando è entrato in nazionale a soli 15 anni, Armin è salito la prima volta su un podio importante tre anni dopo, nel 1992 quando sulla pista di Sigulda, in Lettonia, si è piazzato terzo, il primo sigillo della sua vicenda agonistica davvero senza fine. Già, senza fine e neppure adesso, alla soglia dei 40 anni (il compirà il prossimo 4 gennaio) non vuole arrendersi. «Vediamo, a fine stagione tireremo le somme», ha spiegato il carabiniere di Merano parlando del suo futuro. Che ha poi raccontato al gara di oggi: «Sono felice di come sono andate le cose. Giocarsi la gara dopo l’annullamento della prima manche era molto difficile perché a Winterberg la pista è molto tecnica e non ti permette nemmeno il più piccolo errore». Cento volte sul podio, un traguardo storico, emozionante, da fare invidia. «Sono numeri che fanno rabbrividire - ha spiegato l’azzurro - credo sia incredibile pensare a quanto sono stato capace di fare. Evidentemente il tempo passa molto in fretta». Guarda avanti, Armin, la testa è già a Sochi. «Spero nei prossimi mesi di continuare così e di stare bene fisicamente e pensare a una gara alla volta».

Carriera straordinaria e un medagliere speciale. Alle Olimpiadi, Zoeggeler ha vinto due ori, un argento e un bronzo aggiungendo poi sei titoli mondiali e dieci Coppe del Mondo. La sua storia sportiva comincia da bambino. Per raggiungere la scuola, a Foiana, in inverno utilizzava lo slittino. Amore a prima vista anche perché a undici Armin ha vinto la sua prima gara internazionale.


Il prossimo alfiere olimpico, ossia il capitano della nazionale della neve, ha gareggiato in cinque edizioni dei Giochi salendo in ciascuna sul podio, da Lillehammer 1994 a Vancouver 2010 passando per Nagano (1998), Salt Lake City (2002) e Torino (2006). Cinque volta alle Olimpiadi proprio come Valentina Vezzali. Con Sochi, Zoeggeler raggiungerà, in questa particolare classifica, Andrea Benelli, Ilario Di Buò, Wilfried Huber e Gerda Weissensteiner che di presenze ne hanno già sei mentre i fratelli D’Inzeo, Peiro e Raimondo, come Josefa Idem hanno gareggiato in otto edizioni olimpiche. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero