Calcioscommesse: a Cremona chi rischia è il Siena. Indenne Conte, ancora in ballo Lazio e Milan

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Il Siena esce di nuovo a pezzi dalla quarta fase dell'inchiesta Last Bet: rischia un'altra retrocessione, stavolta in Lega Pro, per responsabilità diretta. Devastante,...

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Il Siena esce di nuovo a pezzi dalla quarta fase dell'inchiesta Last Bet: rischia un'altra retrocessione, stavolta in Lega Pro, per responsabilità diretta. Devastante, come avevamo anticipato, la confessione del portiere Coppola a Cremona, lo scorso 3 luglio, contro Mezzaroma: “Attorno al mercoledì antecedente rispetto alla partita SIENA-VARESE, l’allenatore dei portieri Marco SAVORANI mi disse che mi stava cercando SGANGA. In quel momento non sapevo neanche chi fosse e solo in seguito ho appreso che potrebbe trattarsi dell’Amministratore delegato del Siena. L’incontro è avvenuto nel parcheggio delle auto contiguo al campo di allenamento. Lo SGANGA esordì chiedendomi quali erano le intenzioni della squadra per la domenica successiva, mi disse che il Presidente aveva dei contatti con il mondo politico di Varese e che queste persone che conosceva volevano vedere vincere il Varese per poter chiudere in bellezza il campionato. Mi chiese pertanto di verificare l’eventuale disponibilità dei miei compagni di squadra nello spogliatoio. Io gli dissi che non avevo nessuna intenzione. Lo SGANGA mi rappresentò che, qualora il problema che si frapponeva all’accettazione di questa proposta, fosse stato costituito dal premio che la squadra avrebbe guadagnato qualora fosse arrivata al primo posto, il Presidente avrebbe comunque garantito il medesimo, nel senso che lo avremmo percepito anche se non fossimo arrivati primi”.Mezzaroma sarà presto richiamato dalla procura federale, dopo queste nuove dichiarazioni. Superato il principio del ne bis in idem per un eventuale nuovo processo.




CONTE, MILAN E LAZIO


Non fa una bella figura – ha sempre urlato la sua totale estraneità – ma esce indenne, Antonio Conte, ex allenatore del Siena. Il portiere Coppola non fa altro che avvalorare la tesi dell'omessa denuncia a carico del tecnico (già pagata con la squalifica sportiva) nella sfida contro l'Albinoleffe: “Non so se CONTE fosse a conoscenza preventivamente dell'accordo assunto in occasione della partita di andata. Posso solo dire che quando l’argomento fu introdotto ci lasciò sostanzialmente decidere come meglio credevamo, ciascuno per conto suo. In sostanza lui si chiamò fuori. CONTE ribadì che lui ci teneva ad arrivare primo, ma che, qualora la squadra si fosse ritenuta impegnata dall’accordo con l’ALBINOLEFFE ci avrebbe lasciato fare”. Questo era stato accertato già dagli organi della giustizia sportiva, persino dallo “scontificio” del Tnas. Conte non sarà riesaminato. Rientrerebbe in ballo la Lazio, eventualmente, insieme al Milan per responsabilità oggettiva per Brocchi, Mauri (le nuove telefonate con mister X) e Gattuso. Palazzi dovrà rimettersi a lavoro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero