Palermo, rimonta con merito: 2-1 al Frosinone nella finale di andata

Palermo, rimonta con merito: 2-1 al Frosinone nella finale di andata
Il primo atto della finale per la promozione in serie A è del Palermo, festeggiano i 30mila dello stadio Barbera, non i 15 arrivati da Frosinone. Trepidanti perchè...

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Il primo atto della finale per la promozione in serie A è del Palermo, festeggiano i 30mila dello stadio Barbera, non i 15 arrivati da Frosinone. Trepidanti perchè la zona Cesarini rischia di costare una volta di più la promozione ai giallazzurri.  Subiscono il 2-1 a 9’ dalla fine, l’autorete è del trapanese Terranova, che mette nella propria porta per anticipare Dawidowicz. Sabato ai rosanero basterà il pari, dalle 20,30 allo Stirpe, per ritrovare la serie A dopo una sola stagione.


Gara1 vede il Frosinone fin troppo sulla difensiva, lascia il possesso palla al Palermo, 70% contro 30. Avanza al 5’, con il 15° gol stagionale di Ciano, sinistro da oltre 25 metri, in caduta. L’arbitro Chiffi non fischia il rigore per il contrasto di Terranova su Nestorovski, ritornato capitano, avendo fatto pace con Stellone. Qualche dubbio in più c’è sulla trattenutina di Gori, unico frusinate in campo, sempre sullo sloveno, ma è evidente che in una contesa così equilibrata un rigore per essere concesso dev’essere veramente netto.

La partita è molto tesa, il Palermo con il passare dei minuti si acquieta, salvo trovare il pari prima dell’intervallo. Azione di Coronado sulla sinistra, il palermitano La Gumina dal limite trova l’angolino, da marzo ha segnato 10 gol, oscurando lo stesso Nestorovski. 

Il secondo tempo scorre via senza parate, con la difesa convincente di Moreno Longo, e solo un’opportunità mancata da Aleesami, comunque il migliore, con Coronado. 
Longo impiega il 3-5-2, a centrocampo ha fatto rientrare Paganini (uscirà per infortunio), Kone e Sammarco, la scelta è di esperienza, anche per far rifiatare l’irrefrenabile Chibsah. La fase difensiva è buona, il Palermo trova solo le percussioni di Aleesami. Fa girare la palla, arriva al tiro a fatica, avvertendo anche il caldo. Il gioco è fermo a lungo, il Frosinone approfitta per abbassare il ritmo, Chiffi non si accorge che Dionisi può rientrare, lo tiene fuori per un buon minuto, facendo arrabbiare la panchina giallazzurra. 

Il Palermo attacca molto a palla alta, Kranjic e compagni chiudono con determinazione. Soprattutto Crivello sul macedone Trajkovski, sostituto di Rispoli, stranamente in ombra. Finchè Coronado batte l’angolo da destra, La Gumina fa velo e Terranova tocca in autogol. Era il rigorista del Sassuolo di Eusebio Di Francesco e anche in Fulvio Pea, in serie B, poi venne penalizzato da infortuni. Il Palermo avvicina il tris ma in fuorigioco, concede solo una mezza chance ai ciociari per il 2-2. 

"Si è creato tanto - sostiene Roberto Stellone -, interpretando bene la gara, le risposte sono state importantissime da tutti. Niente calcoli, nonostante i due risultati utili su 3”.

“Abbiamo meritato il successo e gestito la partita - aggiunge il difensore Struna, al rientro dopo 40 giorni -. Giocando così, saliremo noi, in A, avendo concesso solo mezza occasione”.

"In possesso di palla - annota Moreno Longo -, serviva più pulizia sui primi 2-3 passaggi. La partita difensiva è stata buona, il Palermo non ha creato grandissimi pericoli. Volevamo restare nel match, ci siamo. Non abbiamo più nulla da perdere, non dobbiamo gestire ma imporre il gioco. Le opportunità, assieme al nostro pubblico, sono ancora elevate, per il Frosinone"











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Il Messaggero