Due punti in tre partite dopo un ruolino di marcia impressionante. Il Lavinio Campoverde si è scoperto improvvisamente “umano” e in venti giorni ha visto...
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«C’è rammarico perché avevamo la possibilità di chiudere il campionato a marzo e sarebbe stata una cosa straordinaria per una squadra neopromossa partita per entrare nelle prime sei. Invece ora ci dobbiamo rimboccare le maniche e mettere ancora qualcosa di più in campo». Spogliatoio non è preoccupato del momento del Lavinio Campoverde. «La squadra continua a fornire delle buone prestazioni, anche se in questo momento non gira nel verso giusto. Dobbiamo andare a cercarci la fortuna con ancor maggiore forza». Un passo indietro per ripercorrere la sfida di Carpineto. «Avremmo potuto portarla a casa, nonostante le difficoltà e un avversario tosto. Ma dopo aver siglato il vantaggio, abbiamo subito la rimonta senza subire di fatto tiri in porta calcolando che l’1-1 è stata un’autorete e il 2-1 è arrivato su un rigore per un fallo fuori area. Poi dopo il 2-2, nel finale di gara, ci è stato negato un rigore parso davvero evidente, ma non ci piangiamo addosso e guardiamo avanti».
Domenica i ragazzi di Antonelli ospiteranno l’Atletico Torrenova. «Poche parole, dobbiamo assolutamente vincere e riprendere la marcia». La chiusura riguarda i nuovi equilibri tattici dopo l’arrivo di Cristofari. «In realtà abbiamo continuato ad usare il medesimo modulo (il 4-2-3-1, ndr) e io sono stato utilizzato in una posizione più centrale. Flavio? E’ un grande attaccante per questa categoria, giocammo già insieme all’Ostia e l’ho ritrovato con piacere». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero