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Il Genoa è in guai sempre più seri e per risolverli, per la quarta volta negli ultimi 10 anni, Preziosi sta per affidarsi ancora una volta a Ballardini. Manca ancora l’ufficialità ma l’accordo tra la dirigenza e l’allenatore romagnolo c’è già da qualche giorno. Maran, quindi, non dovrebbe neppure sedersi sulla panchina al Picco della Spezia dove il Grifone è attesa da un fondamentale derby salvezza.
Dopo il pari interno contro la capolista Milan, chi si aspetta un cambio di passo della squadra di Maran a Benevento resta fortemente deluso. Insigne al 57’ e Sau, su rigore, all’89’ firmano l’ottava capitolazione del Grifone, a secco di vittorie da esattamente tre mesi. Alla prima, il rotondo 4-1 rifilato al Crotone. A seguire, l’incubo Covid-19 con 17 calciatori positivi e in campionato un rendimento sempre più in calando: 4 pareggi e 8 sconfitte. Viceversa, Inzaghi, dopo il 2-5 patito al Vigorito contro l’Inter, trova subito il bandolo della matassa. Oggi il suo Benevento ha collezionato più del doppio (15 a 7) dei punti del Genoa ed è in una tranquilla posizione di classifica.
Partita avara di emozioni nel primo tempo, a parte una parata di Montipò su Shomurodov. Nella ripresa la frittata la combinano Czyborra e Masiello quando al 57’ aprono a Insigne la strada verso il vantaggio. Girandola di campi, ma il Genoa non riesce mai a rendersi pericoloso. Troppo tardi l’innesto di Scamacca per dare la scossa a un reparto offensivo evanescente. All’ultimo minuto, Sau si procura (fallo Masiello) e trasforma il rigore del definitivo 2-0. Il Benevento vola, il Genoa perde un nuovo scontro diretto dopo quelli con Torino, Udinese e Parma. Mercoledì, dopo le positive esperienze nelle stagioni 2010/2011, 2012/2013 e 2017/2018, potrebbe toccare ancora una volta a Ballardini dover suonare la sveglia.
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Il Messaggero