Il Fiano Romano sogna la salvezza diretta grazie ai gol di Gino Ushe

Il Fiano Romano sogna la salvezza diretta grazie ai gol di Gino Ushe
Con un suo gol, domenica scorsa, ha permesso al Fiano Romano di piegare lo Spes Poggio Fidoni quarto della classe nel girone B di Promozione e di alimentare le speranze di una...

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Con un suo gol, domenica scorsa, ha permesso al Fiano Romano di piegare lo Spes Poggio Fidoni quarto della classe nel girone B di Promozione e di alimentare le speranze di una salvezza senza passare dai play out. Con quella segnatura Gino Ushe (un cognome che tradisce le origini albanesi della sua famiglia anche se lui è cresciuto in Italia e il suo idolo, da romanista “sfegatato”, è Francesco Totti) ha toccato quota dieci reti in stagione, segnalandosi come uno degli attaccanti emergenti della categoria. Il prossimo 10 luglio compirà 22 anni e in questa stagione, per la prima volta in carriera, gioca senza essere un “under”, ma ha già dimostrato delle ottime qualità centrando il suo record di reti personali in prima squadra. «Eppure all’inizio della stagione ho avuto qualche discussione con mister Vincenzo Livolsi, cose risolte nel tempo. Ora lo sto convincendo con le prestazioni e con i gol. E’ la mia migliore stagione anche perché, finora, non ho sofferto dei problemi fisici (la pubalgia, ndr) che mi avevano condizionato nelle precedenti due stagioni». Nonostante la giovanissima età, si può considerare una vera e propria “bandiera” del Fiano Romano visto che, da quando ha messo gli scarpini da calcio ai piedi (all’età di sei anni) ha sempre vestito la maglia della società rossoblu vincendo tre campionati di settore giovanile e partecipando (seppur solo con qualche presenza) al salto dalla Prima categoria. Da quattro anni, invece, fa parte della Promozione. «Vediamo cosa accadrà a fine stagione, ho già avuto un paio di contatti, ma è presto per parlarne. In quest’annata ci sono stati dei problemi anche se io come tutta la squadra stiamo onorando fino all’ultimo il campionato e vogliamo centrare la salvezza diretta». Per farlo serviranno altre reti di Ushe. «Cercherò di arrivare a quota 15 entro la fine della stagione o magari fare anche di meglio». La prima tifosa di Gino (che ha perso il papà da piccolissimo) è mamma Ketty, ma dietro alla sua ultima rete c’è una spiegazione secondo il giovane attaccante. «Mio fratello Eni è venuto a vedermi per la prima volta domenica scorsa assieme alla sua compagna e al mio nipotino: ora sarà obbligato a seguirmi in tutte le gare fino alla fine dell’anno» sorride Ushe.


Tiziano Pompili


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Il Messaggero