«Finalmente conosciamo la nostra rivale: l'Italia è forte, ma lo è anche la Svezia. Ora dipende da noi prepararci al meglio, e siamo consapevoli...
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Pur non partendo con i favori del pronostico, la Svezia è sicura di avere concrete possibilità di approdare al Mondiale. «L'Italia è certamente un avversario prestigioso, ma la storia non conta - dice il ct svedese Jan Olof 'Jannè Andersson -. Sappiamo che se riusciamo a produrre il nostro miglior gioco, possiamo farcela contro qualsiasi avversario. Molto onestamente, per il momento so poco dell'Italia. Avevamo quattro avversari potenziali, studiarli tutti a fondo sarebbe stata una perdita di tempo». Ma il ct si informerà anche grazie ad una 'spià particolare: «Jonas Thern (l'ex di Roma e Napoli n.d.r.) è andato a vedere Albania-Italia e mi spiegherà tutto». Andersson si concentra sulla sua formazione. «Con l'addio di Ibrahimovic e altri giocatori dopo l'Europeo 2016 - spiega -, è cominciato un nuovo ciclo per noi. Onestamente, dispongo di una buona squadra, con un ottima mentalità, molto unita. È un mix riuscito fra giocatori di esperienza e giovani promettenti. Facevamo parte del girone più difficile delle qualificazioni e siamo arrivati allo spareggio. Ora ce la giocheremo». Come si batte l'Italia? «Con una buona disciplina tattica e grosse qualità atletiche», risponde il tecnico svedese. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero