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METAMORFOSI – Cambio di pelle. Rinnovamento del look. Chiamatelo come volete, ma la squadra di Di Palma taglia col passato. O meglio, con il recente passato. «Si doveva cambiare qualcosa tra i giocatori per cercare di portare nuovo entusiasmo e ottenere migliori risultati. Negli ultimi tre anni altrettante salvezze raggiunte nelle ultime giornate del torneo. Ora si cambia: obiettivo diverso e nessuna scusa, tutti i giocatori ne sono a conoscenza». Questa la grinta di mister Checchi, il veterano mister del club, pronto ad ingaggiare la nuova sfida dopo qualche anno lontano dai trofei. Almeno tre, con un fotofinish benevolo e buoni risultati solo nel finale di stagione. «Qua ci conosciamo tutti ed è un bel gruppo, c'è un rapporto di unione tra tutti. Abbiamo scelto insieme alla dirigenza di rinnovare la rosa, una scelta radicale con tanti cambiamenti; giocatori nuovi, un amalgama di giovani di prospettiva e anziani, la maggior parte che già conosco. Ci sono tutti i presupposti per fare molto bene».
FASTI – L'idea di mister Checchi è molto semplice. Nessuna nuova invenzione, nessun miraggio lontano. Bensì un ricordo nostalgico, uno sprazzo di passato che merita di essere vissuto ancora. «In primis siamo obbligati a cercare di fare un bel campionato. Dobbiamo dare il meglio di noi per ripagare il sacrificio della società. Lo staff? Ragonesi sarà il mio vice, il resto è tutto affidato alle stesse sapienti mani di Passerini e Morgillo». Con un solo intento, un solo traguardo: «Tornare al vecchio Castel Fontana, quello che, anni fa, ha raggiunto il nazionale». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero