Inter, Spalletti: «Siamo pronti, non sono io il valore aggiunto»

Inter, Spalletti: «Siamo pronti, non sono io il valore aggiunto»
«Siamo pronti, sono tranquillo». Luciano Spalletti non dà segnali di preoccupazione in vista del debutto stagionale a San Siro (attesi quasi 50mial spettatori)...

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«Siamo pronti, sono tranquillo». Luciano Spalletti non dà segnali di preoccupazione in vista del debutto stagionale a San Siro (attesi quasi 50mial spettatori) contro la Fiorentina di Stefano Pioli, ex di turno. Per poi aggiungere: «Non sono io il valore aggiunto».


Fiorentina. «Mi aspetto una prestazione di qualità, il calcio dà emozioni importanti a tutti, anche agli avversari. È anche piacevole rivedere degli avversari, il calcio è una cosa molto bella».
Atteggiamento. «Ai calciatori ho chiesto di amare i nostri colori, avere spirito di appartenenza, orgoglio per il nostro passato, bisogna avere tutte queste cose. Abbiamo lavorato, ci siamo conosciuti, abbiamo intrapreso una strada che non sappiamo dove ci porterà ma la dobbiamo percorrere con grande emozione, orgoglio, appartenenza».

Squadra. «I calciatori sono la nostra forza, la nostra squadra. In questi giorni sono stato chiamato in causa come un elemento importante di questa società, ma se ricordate avevo detto che bisogna girare la torcia verso i calciatori. Sono loro la nostra garanzia, la nostra polizza di assicurazione per questo campionato. Li ho conosciuti bene in questi 40 giorni, sono grandi calciatori e grandi uomini. Penso di portare il loro messaggio se dico che potremo essere anche in difficoltà perché capita a chiunque di perdere qualche partita, ma sono sicuro che i nostri avversari dovranno versare tutto il sangue sportivo che hanno dentro contro di noi. E forse non gli basterà perché i nostri calciatori sono determinati a mandare un messaggio chiaro».

Tifosi. «Sento parlare di 50mila presenze, sono un tesoro da non disperdere e da alimentare. San Siro deve essere per noi e i nostri sportivi un incontro sentimentale dove ci si ama sempre alla follia, non c’è possibilità di tradimento».

Trequartista. «Ne ho cinque per cui sono molto fortunato. Ho Borja Valero, Brozovic, Joao Mario, Eder, Jovetic e qualcun altro si può inventare in quel ruolo. Dipende da quella che è la squadra perché se la squadra costruisce bene il trequartista rifinisce».


Avversari. «Il Milan ha fatto una buona campagna acquisti perché ha preso diversi calciatori nuovi importanti e Montella saprà assemblarli. Io ci metto anche la Lazio da tenere d’occhio e ha vinto la Supercoppa in maniera meritata contro la più forte. La mia squadra è pronta, sono tranquillo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero