Berrettini: «Sono fiero di me. Il Pietrangeli? Avrei preferito giocare sul Centrale»

Berrettini: «Sono fiero di me. Il Pietrangeli? Avrei preferito giocare sul Centrale»
«Ovviamente c'è amarezza. Volevo arrivare in semifinale. Non posso essere soddisfatto per com'è andata oggi, ma sono comunque fiero di me». Sono...

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«Ovviamente c'è amarezza. Volevo arrivare in semifinale. Non posso essere soddisfatto per com'è andata oggi, ma sono comunque fiero di me». Sono le parole a caldo di Matteo Berrettini dopo il ko con Casper Ruud nei quarti degli Internazionali Bnl d'Italia. «Sono stato bravo a reagire e alla fine stavo bene in campo, avrei potuto giocare altri due set – ha spiegato il romano – L'unica cosa negativa è che è andata male e di questo sono ovviamente molto dispiaciuto». Matteo, che all'uscita dal lockdown aveva accusato dei problemi fisici che avevano rallentato gli allenamenti, si sente comunque pronto per il Roland Garros. «Venivo dal cemento e non avevo giocato mai sulla terra. Qui invece ho fatto tre partite a livelli alti, ho dimostrato di sapermi adattare in breve tempo. E' stato un anno difficilissimo, tra infortuni e poche partite da giocare».


Decisiva per Matteo è stata anche l'assenza del pubblico. «Nel secondo set mi sentivo spento, ho avuto un calo di adrenalina – ha raccontato – Sarebbe servita una scintilla. Il pubblico? Ci fosse stato sicuramente me l'avrebbe data. Poi non posso dire se avrei vinto o perso comunque...». Qualche perplessità sulla scelta degli organizzatori per il Pietrangeli («avrei preferito giocare sul Centrale», ha ammesso Matteo) e uno sguardo al futuro. «Ho 24 anni e posso continuare a crescere – conclude Berrettini – So quali sono gli aspetti su cui devo lavorare: la risposta, il rovescio... Ma ci sto lavorando duramente e a sentire i miei coach i progressi ci sono». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero