Nadal l'immortale: «Sascha è un grande giocatore, vincerà uno Slam entro due anni»

Nadal l'immortale: «Sascha è un grande giocatore, vincerà uno Slam entro due anni»
È entrato in sala stampa con il trofeo in mano per l'ottava volta, Rafael Nadal, dopo una partita che lo ha visto risorgere dalle ceneri come una fenice: «Il...

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È entrato in sala stampa con il trofeo in mano per l'ottava volta, Rafael Nadal, dopo una partita che lo ha visto risorgere dalle ceneri come una fenice: «Il primo set è stato uno dei miei migliori di sempre sulla terra rossa. Era tutto fantastico, i tiri, le mie risposte, accadeva tutto quello che volevo». La pioggia, però, è stato un elemento decisivo in quanto ha permesso a Nadal di rientrare in campo con una diversa strategia da applicare: «Quando vinci così è chiaro che si dirà che la pioggia ha aiutato. In realtà, per me, mi ha permesso di tornare con idee più chiare tatticamente e con decisioni più giuste da fare. Sono riuscito a fare un break subito e ho avuto la giusta determinazione per portare a casa la partita».


La storia del match ha visto, oltre a un primo set eccellente per il maiorchino, anche un crollo nel secondo, con Zverev che sembrava aver preso il controllo della partita: «Non sono stato fortunato nel secondo set, lui ha messo un dropshot dal nulla, ma l'ha fatto. Mi ha preso un break e le cose si sono evolute rapidamente. Non ho convertito nessuna delle due palle break che ho avuto, per il 3 a 1 e il 5 a 2». Anche in questo caso è il meteo ad aver avuto un impatto decisivo, secondo Nadal: «Non ho mai giocato in questa settimana con le nuvole. Questo mi ha trovato impreparato perché il campo è diventato più lento e le palle più pesanti. Era difficile comprendere il gioco. Tatticamente non ho cambiato il modo di giocare ma ho colpito la palla diversamente, senza accelerare troppo. Ho iniziato a colpire la palla più alto e più lungo ed è cambiato tutto».


Nadal rende omaggio al suo avversario, pronosticandogli un futuro da vincitore di Slam: «Sasha è un grande giocatore. Se non lo vince entro due anni io non capisco niente di tennis», prima di concludere con un accenno sul prossimo Roland Garros a Parigi: «Per ora mi godo questa vittoria. Lì il campo è diverso, le palle sono diverse, le condizioni sono diverse. Non credo che quello che è successo qui possa avere un grande impatto su quel torneo. Certo, vincere aiuta a vincere». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero