Dzeko in tribuna ma l’attacco resta al top con Borja e Micki i bomber di “scorta”

Dzeko in tribuna ma l’attacco resta al top con Borja e Micki i bomber di “scorta”
L’atteggiamento è quello del leader, anche in tribuna. Il comportamento di Edin Dzeko non è passato inosservato a chi ha scrutato con attenzione ogni suo...

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L’atteggiamento è quello del leader, anche in tribuna. Il comportamento di Edin Dzeko non è passato inosservato a chi ha scrutato con attenzione ogni suo movimento in tribuna, anche perché per il momento nessuno è voluto uscire allo scoperto raccontando cosa realmente stia accadendo tra il terzo marcatore della storia della Roma e il tecnico portoghese. 


WELCOME BRYAN

Edin sfrutta la poca chiarezza e prima del fischio d’inizio della partita contro il Verona si comporta da capitano in tribuna: si siede vicino a tutti i giocatori non convocati e a due passi da quelli in panchina (tra cui anche Pastore, prima convocazione della stagione). Appena ha visto il nuovo acquisto Reynolds è corso a dargli il benvenuto: «Welcome Bryan», si è letto dal labiale. Poi una pacca sul petto, la stretta di mano, un abbraccio e qualche parola per presentargli la Roma. Un modo di fare da padrone di casa perché questo Edin si sente, nonostante Tiago Pinto abbia provato fino all’ultimo a scambiarlo con Sanchez dell’Inter. Poco distante da lui c’era anche El Shaarawy, con si è salutato in maniera più calorosa avendoci giocato insieme nella Roma per tre anni. Neanche un cenno d’intesa, invece, con Dan e Ryan e Friedkin seduti in tribuna autorità poco distanti. Il presidente ha deciso di venire allo stadio nonostante il problema al ginocchio che lo costringe a camminare con le stampelle. Quasi annoiato dalla partita a senso unico, Dzeko nel secondo tempo ha dato appuntamento al centro della tribuna a Kalinic dopo che è stato sostituito, i due hanno trascorso più di 30 minuti vicini a parlare. Insomma, il bosniaco si sente ancora a casa sua, esulta e sorride ai gol dei suoi compagni, magari con un pizzico di amarezza per non essere in campo. Dalla tribuna ha visto Mayoral segnare il nono gol in stagione eguagliando il record personale centrato al Levante e Mkhitaryan partecipare alla diciassettesima rete stagionale tra gol (9) e assist (8), con 18 solo Bruno Fernandes ha fatto meglio: «Vogliamo che tutto si sistemi molto velocemente tra loro due, è difficile parlare di questa situazione perché non mi riguarda. I numeri? Io lavoro per la squadra», ha detto l’armeno. E sabato prossimo c’è la Juventus: «Abbiamo tempo per prepararci», dice Micki. Magari con Edin di nuovo in gruppo Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero