Roma-Inter, i cambi di Conte incidono più di quelli di Fonseca per la rimonta giallorossa

Il pari della Roma con l'Inter vale più di quanto si possa pensare. Basta rivedere il film del lunch match all'Olimpico per rendersene conto. Fonseca ha rischiato...

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Il pari della Roma con l'Inter vale più di quanto si possa pensare. Basta rivedere il film del lunch match all'Olimpico per rendersene conto. Fonseca ha rischiato che finisse come a Napoli e a Bergamo, dove fu fatale il 2° tempo. Crollo e ko senza storia. Il rischio c'è stato pure all'Olimpico. Il vantaggio firmato da Pellegrini nel 1° tempo è stato annullato nella ripresa dalle reti di Skriniar e Hakimi. Partita gestita dai nerazzurri che hanno dominato, con la possibilità di chiuderla. Pau Lopez ha tenuto in corsa i compagni, Conte ha sbagliato i cambi e Mancini ha pareggiato nel finale. Punto meritato, almeno per la reazione finale. A festeggiare, comunque, è solo Pioli: il Milan ha di nuovo 3 punti di vantaggio sull'Inter seconda e 6 sulla Roma terza.  

 

SOLITO TREND
La Roma, però, conferma di bloccarsi davanti alle big. In 6 partite, 4 pareggi e 2 sconfitte. Di 34 punti, sono 30 quelli presi contro le meno quotate: en plein con 10 successi su 10. Eppure il 1° tempo contro l'Inter, guardando al comportamento in campo, va considerato un passo avanti. L'assetto, ordinato e organizzato, non ha sofferto ,la qualità e la fisicità dell'Inter. Che è stata pericolosa solo ad inizio match. Ovviamente con Lautaro e Lukaku. I giallorssi, con Dzeko a distribuire palloni, hanno scelto il pressing alto per non subire i lancioni degli avversari e sono riusciti a difendere senza soffrire la rete del vantaggiodi Pellegrini, destro da fuori sporcato da Bastoni, su appoggio di Mkhitaryan.

 

TIMIDEZZA IMPROVVISA


La partenza dell'Inter nella ripresa soprende e annienta la Roma. Che resiste solo per gli intereventi decisivi di Pau Lopez. Su corner di Brozoviv, pareggia di testa Skriniar. E lo scatenato Hakimi firma il sorpasso ancora su apertura di Brozovic. Vidal liscia il pallone per chiudere il match e Conte sgbalia dalla panchina. Dentro Perisic per Lautaro, Kolarov per Hakimi e Gagliardini per Vidal. La difesa è stravolta sui lati: nel 1° tempo, al posto dell'infortunato Darmian, è entrato Young che da sinistra, dove ha messo in difficoltà Karsdorp, deve passare a destra. Fonseca ritarda le sostituzioni, la più significativa è Cristante per Veretout, dopo l'uscita dal campo di Spinazzola, stanco e ormai vulnerabile, dentro Peres. Gli errori del collega fanno invece la differenza. Proprio sulla corsia di Karsdorp i giallorssi vanno a certificare la rimonta, compreso il cross di Villar per la girata di testa di Mancini per il pari che diventa il risultato più giusto. Ma inutile per entrambe. Soprattutto per la squadra nerazzurra, favorita per lo scudetto e ancora all'inseguimento del Milan.     Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero