Hoedt, la rivincita del ragazzo che sogna di essere Sergio Ramos

Hoedt, la rivincita del ragazzo che sogna di essere Sergio Ramos
Ambizioso sì, ma facendo sempre un passo per volta, fino alla meta. E senza mai strafare. Ragiona così Wesley Hoedt, sin da quando militava nelle giovanili dell'Az Alkmaar....

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Ambizioso sì, ma facendo sempre un passo per volta, fino alla meta. E senza mai strafare. Ragiona così Wesley Hoedt, sin da quando militava nelle giovanili dell'Az Alkmaar. E adesso che gioca in una squadra importante come la Lazio, non ha cambiato di una virgola il suo modo di pensare e vivere il calcio. Viso e fisico da fotomodello, il difensore olandese è un ragazzo perbene, aperto ma anche molto sicuro di sé. L'anno scorso in Olanda ha impiegato appena un paio di partite per conquistare un posto da titolare, qui la situazione, in attesa del rientro del connazionale de Vrij, e tra un po' di alti e bassi, sta andando in una direzione simile. Bene l'esordio con Udinese e Dnipro, imbarazzante l'impatto con Higuain, con l'argentino che ha fatto passare una nottataccia al giovane difensore orange. Lui però, nonostante sia finito nel mirino della critica per una sola partita, non si è dato per vinto, si è fatto trovare pronto a Verona, dove ha giocato appena un quarto d'ora, ma soprattutto con il Saint Etienne, sfoderando una prestazione convincente, più segnando il suo primo gol da laziale. Gol che potevano essere due, se Ruffier non avesse compiuto una prodezza su un suo colpo di testa. L'idolo è Sergio Ramos che, secondo Wesley, rappresenta «la perfezione: meraviglioso e vincente nei duelli e micidiale sotto porta. Io voglio diventare come lui». Contro il Frosinone dovrebbe partire di nuovo dall'inizio e vuole convincere sempre di più Pioli a puntare più spesso su di lui. Wesley è pronto a spiccare il volo con la Lazio, ma anche con l'Olanda. In patria sono convinti che lui e de Vrij siano la coppia di difensori del futuro.

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Il Messaggero