Quindici anni dopo la tragedia del World trade center dell'11 settembre, a New York, c'è ancora chi non rispetta le circa 3 mila vittime provocate...
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Robert Marien, patron del club fondato nel 1965, ha immediatamente preso le distanze dal gruppo di sostenitori biancoblù, definendo il gesto «di pessimo gusto e assai stupido», secondo quanto riporta il sito online della Bild. È noto, e ha fatto storia, l'odio verso gli Stati Uniti da parte della tifoseria dell'Hansa Rostock, estremista e molto legata ai vecchi valori della tramontata Ddr. Bisogna andare indietro nel tempo, e risalire al bombardamento delle forze alleate, che durante la seconda guerra mondiale rasero al suolo la città, per individuare i motivi di astio. Gli abitanti della città che sorge nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore non hanno mai perdonato quell'episodio.
Già nel 2011, in occasione della promozione in 2/a Divisione e nel decimo anniversario dell'attentato alle Torri Gemelle, i tifosi dell'Hansa Rostock festeggiarono, esponendo uno striscione con il volto di Bin Laden, ex leader di Al Qaeda. I giocatori, tuttavia, si rifiutarono di festeggiare la promozione sotto la curva, con i propri tifosi. Adesso l'Hansa Rostock rischia la chiusura dello stadio, proprio come avvenne cinque anni fa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero