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È un giocatore del Psg da quasi tre mesi ormai, il marocchino Achraf Hakimi, ma non ha dimenticato quasi nulla del suo passato, anzi. Il suo legame all'Inter non si è sciolto all'ombra di una cessione improvvisa e inaspettata, che ha raggelato il cuore di molti tifosi nerazzurri, ma forse anche un po' il suo. Ed è arrivata anche l'ora del tributo, meritato, narcisisticamente dedicato a se stesso probabilmente, ma anche a dei colori e ad un popolo che lo hanno mandato in meno di 365 giorni nell'Olimpo dei più grandi di questo sport, a soli 22 anni.
Il quadro gigante
Da qui l'idea di un quadro gigante che immortali in eterno il suo numero 2 a strisce verticali nere e azzurre, commissionato all'artista Adan Lopez, che non ha tardato a rendere pubblico il risultato sul suo profilo Instagram. Nell'effigie ci sono tre Hakimi: uno in piccolo, sulla destra, che impreca a mani congiunte; uno in mezzo, mastodontico, che sfoggia un sorriso a 32 denti guardando il cielo. Dalla spalla dinistra di quest'ultimo sbuca l'ultimo Hakimi con la maglia dell'Internazionale di Milano, medaglia al collo e Coppa Scudetto fra le mani. Un ricordo che non si sbiadirà certamente dall'oggi al domani. E neanche al dopodomani.
Il Messaggero