Il capolavoro di uno strepitoso Diego Ulissi che è tornato a vincere al Giro. Dopo la vittoria conquistata a Praia a Mare, il corridore della Lampre Merida si è...
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Una corsa nella corsa, oggi, con colpi di scena che non sono mancati. Si è corso per vincere la tappa e per aumentare i distacchi in classifica generale, classifica che ha perso un uomo importante. Difatti, si è ritirato l'olandese Tom Dumoulin che dopo aver percorso 95 chilometri ha preferito salire in ammiraglia. L'olandese, che non aveva più ambizioni per la classifica, aveva indossato la maglia rosa per tre giorni, nelle tappe iniziali.
Sulla carta la tappa odierna non doveva avere grandi sorprese. Invece, è esplosa sulla salita prima e la discesa poi di Forcella Mostaccin con un attacco lanciato proprio da un coraggioso Vincenzo Nibali. Parliamo degli ultimi 13 chilometri. Hanno risposto immediatamente Alejandro Valverde e Chaves. Loro tre non hanno avuto una grande intesa, in particolare Valverde che non si è alternato ai cambi, ma le ammiraglie hanno frenato le collaborazioni. I fuggitivi sono stati ripresi da un gruppetto in cui c'erano anche il russo Zakarin, Amador, Ulissi e la maglia rosa Jungels. Proprio il lussemburghese della Etixx Quick Step si è reso protagonista di una grande azione andando a riprendere Amador, secondo in classifica generale, che era uscito dal gruppo per cercare di arrivare da solo sul traguardo di Asolo.
Alla ruota dei due fuggitivi si è aggiunto poi anche il livornese della Lampre. Il risultato della corsa è stato compromesso da una brutta caduta in gruppo poco prima della salita di Forcella: tanti corridori sono rimasti a terra e tra questi anche cinque dell'Astana tra i quali Agnoli e Scarponi che non hanno potuto aiutare il loro capitano nelle fasi finali.
Analizzando il risultato della corsa di oggi i vincitori sono diversi. Oltre ad Ulissi, che ha conquistato il gradino più alto del podio, c'è il giovanissimo Jungels che nonostante i suoi 23 anni corre come un corridore esperto. Lui ha attaccato per evitare che Amador diventasse troppo pericoloso per i distacchi. Poi c'è l'Italia con i suoi uomini. Nei primi 10 oltre ad Ulissi ci sono Nizzolo, Colbrelli, Trentin, Modolo e Battaglin. Un segnale che il nostro ciclismo è in forte crescita.
La tappa di domani: Noale-Bibione
Domani si correrà la dodicesima tappa. Ci sono 182 chilometri da percorrere, da Noale a Bibione. Non ci saranno strappi, il percorso è completamente pianeggiante per permettere agli uomini di classifica di riposarsi prima del grande sforzo con giorni impegnativi che inizieranno venerdì con le prime montagne e proseguiranno per tutto il fine settimana fino alla cronoscalata di domenica.
Arrivo 11. tappa, Modena-Asolo, 227 km:
1. Ulissi (Ita/Lampre Merida), 2. Amador (Crc/Movistar) s.t., 3. Jungels (Lux/Etixx Quickstep) s.t., 4. Nizzolo (Ita/Trek Segafredo) a 13'', 5. Colbrelli (Ita/Bardiani CSF) a 13'', 6. Trentin (Ita/Etixx Quickstep) a 13'', 7. Modolo (Ita/Lampre Merida) a 13'', 8. Battaglin (Ita/LottoNL Jumbo) a 13'', 9. Wellens (Bel/Lotto Soudal) a 13'', 10. Valverde (Spa/Movistar) a 13''.
Classifica generale:
1. Jungels (Lux/Etixx Quickstep), 2. Amador (Crc/Movistar) a 24'', 3. Valverde (Spa/Movistar) a 1'07'', 4. Kruijswijk (Ola/LottoNL Jumbo) a 1'07'', 5. Nibali (Ita/Astana) a 1'09'', 6. Majka (Pol/Tinkoff) a 2'01'', 7. Zakarin (Rus/Katusha) a 2'25'', 8. Chaves (Col/Orica GreenEDGE) a 2'43'', 9. Brambilla (Ita/Etixx Quickstep) a 2'45'', 10. Ulissi (Ita/Lampre Merida) a 2'47''. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero