Giro d'Italia 2016, la sesta tappa al belga Tim Wellens, Dumoulin resta maglia rosa

Giro d'Italia 2016, la sesta tappa al belga Tim Wellens, Dumoulin resta maglia rosa
Roccaraso incorona Tim Wellens. Il corridore belga della Lotto Soudal con un magnifico attacco quando mancavano 15 chilometri al traguardo ha conquistato in solitaria il primo...

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Roccaraso incorona Tim Wellens. Il corridore belga della Lotto Soudal con un magnifico attacco quando mancavano 15 chilometri al traguardo ha conquistato in solitaria il primo traguardo in salita del Giro 2016. Alle sue spalle, staccati, ci sono il danese dell’Astana Jacob Fuglsang seguito dal russo della Katusha Ilnur Zakarin. La maglia rosa Tom Dumoulin ha retto bene il ritmo di questa primo arrivo in quota rimanendo nel gruppetto dei migliori e aumentando il suo vantaggio in classifica generale. E lui va annoverato tra i vincitori di oggi proprio per quello che ha fatto per difendere la maglia di leader. Ha invece deluso Nibali che sul suo terreno preferito non ha retto mostrando che la sua condizione non è al top.


La classifica generale con questo finale cambia: l’olandese è al comando con 26” di vantaggio su Fuglsang e 28” sul russo Zakarin. Bob Jungels è sceso in quarta posizione con un gap di 35” mentre per quanto riguarda i big troviamo ora Alejandro Valverde che ha sorpassato Vincenzo Nibali salendo in sesta posizione con un distacco di 41”, stesso tempo di Diego Ulissi settimo. Nibali, dicevamo, non è al top ed è scivolato in nona posizione a 47” da Dumoulin e 6 da Valverde.

Una corsa spettacolare quella di oggi con i suoi 157 chilometri da Ponte a Roccaraso (Aremogna), dove le intemperie hanno creato non pochi problemi ai corridori che lungo il percorso hanno incontrato pioggia e temperature basse ma, anche, quota 1572 metri con una salita finale di 16,8 chilometri con una pendenza media del 4,8% e punte fino al 12%. Se con l’arrivo di oggi non si è deciso chi vincerà questo Giro d’Italia numero 99, sicuramente si è potuto capire chi, quasi per certo, non lo vincerà. Tra questi va registrato Rigoberto Uran, che nelle fasi più impegnative della salita era seriamente in difficoltà tanto da ritrovarsi nelle ultime posizioni del gruppo.

Bravi i tre fuggitivi di giornata: Bisolti che ha vinto il primo GPM, Kolobnev e l’albanese Zhupa, ultimo dei tre battistrada ad arrendersi. Attacco azzardato quello di Vincenzo Nibali quando mancavano 2,5 chilometri dal traguardo. La sua azione non solo non ha avuto seguito ma ha fatto muovere Dumoulin che grazie all’immobilità del gruppo dietro è riuscito ad avvantaggiarsi e ad arrivare al traguardo in quarta posizione.

Ecco le parole di Wellens dopo l’arrivo: «L’idea di attaccare l’ha avuta Ligthart. Siamo rientrati sulla fuga insieme. Stavo benissimo e ho potuto mantenere un buon passo in solitaria sulla salita finale. La vittoria? È un po’ una sorpresa, sono anche contento che nessuna delle squadre all'inseguimento sia riuscita a riprendermi». Domani la 7. tappa, Sulmona-Foligno Domani si correrà la settima tappa, 211 chilometri da Sulmona a Foligno. E’ una tappa mista con una salita quasi in partenza (Le Svolte di Popoli) seguita da poco meno di 200 km su strade ampie. Finale tutto discesa o pianeggiante fino agli ultimi chilometri. L’unica insidia sarà un GPM di quarta categoria a Valico di Somma e poi tutta discesa verso il finale dove saranno nuovamente di scena i velocisti.


Arrivo 6. Tappa, Ponte-Roccaraso: 1. Wellens (Bel/Lotto Soudal), 2.
Fugslang (Dan/Astana) a 1’19”, 3. Zakarin (Rus/Katusha) a 1’19”, 4.
Dumoulin (Ola/Giant Alpecin) a 1’22”, 5. Siutsou (Blr/Dimension Data) a
1’24”, 6. Pozzovivo (Ita/La Mondiale) a 1’24”, 7. Chaves (Col/Orica
GreenEDGE) a 1'29”, 8. Uran (Col/Etixx Quickstep) a 1’33”, 9. Majka
(Pol/Tinkoff) a 1’33”, 10. Valverde (Spa/Movistar) a 1’36”.

Classifica generale: 1. Dumoulin (Ola/Giant Alpecin), 2. Fuglsang
(Dan/Astana) a 26”, 3. Zakarin (Rus/Katusha) a 28”, 4. Jungels (Lux/Etixx
Quickstep) a 35”, 5. Kruijswijk (Ola/LottoNL Jumbo) a 38”, 6. Valverde
(Spa/Movistar) a 41”, 7. Ulissi (Ita/Lampre) a 41”, 8. Chaves (Col/Orica

GreenEDGE) a 44”, 9. Nibali (Ita/Astana) a 47”, 10. Siutosu (Blr/Dimension
Data) a 49”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero