Giro d'Italia, a Novara vince Tim Merlier nel nome di Wouter Weylandt

Nel giorno in cui il Giro d'Italia celebra i 10 anni dalla morte di Wouter Weylandt, corridore belga che ha perso la vita sulle strade della corsa rosa a pochi chilometri dal...

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Nel giorno in cui il Giro d'Italia celebra i 10 anni dalla morte di Wouter Weylandt, corridore belga che ha perso la vita sulle strade della corsa rosa a pochi chilometri dal traguardo di Rapallo, il suo connazionale Tim Merlier alza le braccia al cielo disegnando una W con le dita. Novara ha ospitato la prima volata dell'edizione numero 104 del Giro d'Italia, e il corridore belga ha voluto far capire a tutti fin da subito di che pasta è fatto. Il corridore della Alpecin-Fenix, compagno di squadra di Mathieu Van der Poel (che in questi giorni si sta dedicando alla mountain bike), è stato autore di una volata lunghissima che gli ha permesso di superare i nostri Giacomo Nizzolo ed Elia Viviani.

Per il Giro una festa senza fine tra bici storiche e sbandieratori

In quarta posizione chiude Dylan Groenewegen, il corridore olandese che in questa edizione del Giro d'Italia ha fatto ritorno alle corse dopo una squalifica di nove mesi, rimediata dopo aver causato un incidente al Tour de Pologne. In quella circostanza, Groenewegen fece cadere Fabio Jakobsen nel corso dello sprint ad altissima velocità, quest'ultimo finì contro le transenne che non ressero l'impatto. Jakobsen dovette combattere a lungo tra la vita e la morte e solo poche settimane fa è tornato a gareggiare. In tanti hanno puntato il dito contro Dylan Groenewegen dopo quell'incidente, ma buona parte della responsabilità è da ascriversi anche al tipo di transenne utilizzate, non idonee a una gara ciclistica. 

E' andata bene, invece, a Fernado Gaviria, il quale, pur non avendo vinto la tappa, è riuscito ad evitare l'impatto con le transenne agli ultimi 300 metri. Un gioco di prestigio del colombiano gli ha permesso di non andare a sbattere contro le protezioni, ma la sbandata non gli ha permesso di giocarsi le proprie carte allo sprint.

Giro, si parte da Torino nel segno della normalità

La maglia rosa resta sulle spalle di Filippo Ganna, che è arrivato sul traguardo di Novara senza troppi problemi. Domani ci sarà la terza tappa, 190 km da Biella a Canale.

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Il Messaggero