Giro 100, alla vigilia della partenza è già doping: test falliti per Pirazzi e Ruffoni della Bardiani-Csf

Giro 100, alla vigilia della partenza è già doping: test falliti per Pirazzi e Ruffoni della Bardiani-Csf
Subito doping al Giro d'Italia fermati Stefano Pirazzi e Nicola Ruffoni, due corridori italiani della Bardiani-Csf. Alla vigilia della corsa rosa, che partirà...

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Subito doping al Giro d'Italia fermati Stefano Pirazzi e Nicola Ruffoni, due corridori italiani della Bardiani-Csf. Alla vigilia della corsa rosa, che partirà proprio domani da Alghero, sono stati bloccati i due corridori della Bardiani-Csf, una delle squadre che ha avuto accesso alla corsa rosa grazie alle wild card e che era stata ammessa perché vincitrice della Coppa Italia.

Le prime indiscrezioni parlano di "non negatività" ad un controllo a sorpresa effettuato dall'Uci nelle scorse settimane a casa dei due corridori e per quanto riguarda la sostanza ritrovata nei campioni, si parla di ormoni. La notizia è stata anche confermata dalla Uci la federazione internazionale, che applica un protocollo molto severo sui controlli antidoping. La Bardiani ha immediatamente fatto sapere che se risulteranno positive anche le controanalisi, per i due corridori scatterà il licenziamento.
Stefano Pirazzi il corridore di Alatri, vicino Frosinone, aveva vinto la classifica scalatori al Giro d'Italia nel 2013 e aveva conquistato una tappa nel 2014.
Nicola Ruffoni  in questa stagione ha vinto la classifica a punti del Giro di Croazia.
Anche la squadra, una delle 22 ammesse al Giro e tutta composta da italiani, rischia a sua volta un sanzione non appena la vicenda finirà all'esame della Commissione Disciplinare.

I MANAGER
Ecco le dichiarazioni dei manager della Bardiani Csf Bruno Reverberi  e Roberto Reverberi: “Siamo assolutamente choccati dalla notizia. Attendiamo i risultati degli ulteriori accertamenti previsti dal regolamento antidoping e ribadiamo con assoluta fermezza l’intenzione di salvaguardare i valori che il nostro progetto sportivo ha portato avanti in questi anni”.
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Il Messaggero