Il "sex party" di alcuni giocatori di Premier: «Modelle, accordo di riservatezza e telefonini sequestrati»

Lo scorso maggio diversi giocatori inglesi avrebbero organizzato una festa con alcol e ragazze

Giocatori della Premier League organizzano un "sex party": «Modelle, accordo di riservatezza e telefonini sequestrati»
Una festa a base di sesso e alcol. Secondo indiscrezioni riportate dal Sun, lo scorso maggio diversi giocatori di Premier League avrebbero organizzato un vero e proprio evento...

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Una festa a base di sesso e alcol. Secondo indiscrezioni riportate dal Sun, lo scorso maggio diversi giocatori di Premier League avrebbero organizzato un vero e proprio evento segreto affittando diverse camere di hotel dove invitare un numero altissimo di ragazze, modelle, che, all'ingresso, erano costrette a firmare un accordo di riservatezza e a cui veniva sequestrato il telefono, in modo che non potessero fare video né foto da postare sui social network.

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«È stato pazzesco. Gli ospiti, per cui avevano prenotato suite dal costo di diverse migliaia di sterline a notte, dovevano essere pronti a una festa sessuale sfrenata», ha raccontato una delle ragazze. «Era così pieno di modelle che andavano e venivano che abbiamo dovuto aspettare nell’area del garage finché gli altri non avessero lasciato le stanze. Gli organizzatori facevano salire le ragazze con gli ascensori, una dopo l’altra. C’erano diversi giocatori della Premier League nelle stanze con le ragazze, e alcuni erano a letto insieme. Ovviamente c’era un bar gratuito e tutti si ubriacavano. Ho sentito che una giovane donna che lavorava nell’hotel è stata coinvolta in una situazione focosa con un giocatore e si è messa nei guai con i suoi capi».

La ragazza ha poi spiegato le condizioni per partecipare al sex party: «All’arrivo in hotel siamo stati perquisiti come se stessimo passando i controlli di sicurezza dell’aeroporto. Abbiamo dovuto firmare un accordo di riservatezza all’arrivo e consegnare i nostri telefoni. Ci è stato detto che non volevano che filmassimo nulla e lo pubblicassimo sui social. Solo i giocatori potevano tenere i loro telefoni e hanno invitato una selezione di ragazze. Nessuno di noi sapeva del luogo della festa fino a un video che ci è stato inviato il giorno stesso. I sorveglianti scendevano, portando altre ragazze di sopra, per poi venire a prenderne altre un’ora dopo».

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Il Messaggero