Il segretario diventa re. Gianni Infantino, avvocato italo-svizzero, sale sul trono del calcio mondiale, nono presidente della Fifa. Lo sceicco Salman Al Khalifa si è...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
GIOCATORE MANCATO
Il calcio è entrato presto nelle attrazioni del giovane Gianni. Che, però, talento per essere un buon giocatore ne aveva pochino. Talmente poco che già a undici anni era in campo: non per giocare ma per organizzare tornei con gli amici e poi a diciotto la sua Folgore, la squadra del cantone Vallese che aveva fondato, è stata promossa alla penultima categoria. Da quella Folgore, Infantino di strada ne ha fatta. Si è laureato in legge, ha lavorato all’università di Neuchatel prima di approdare, nel 2000, all’Uefa. Primo incarico è stato quello di direttore della divisione Affari Legali e Licenze per club. Nove anni dopo, Infantino è diventato segretario generale, uomo fedele del presidente Platini che era salito al trono del calcio europeo due anni prima al quale ieri, un attimo dopo l’elezione, il nuovo capo del pallone mondiale ha rivolto un pensiero.
L’UOMO DELLE RIFORME
Poliglotta e attento alla storia, ai fatti che hanno segnato il mondo.
Il Messaggero