Tamberi vola sempre più in alto, è sua anche la Diamond League

Tamberi vola sempre più in alto, è sua anche la Diamond League
Gianmarco Tamberi chiedeva al 2021 di cancellare l'amarezza per quell'infortunio maledetto che lo aveva costretto a saltare le Olimpiadi di Rio 2016. Ai Giochi di Tokyo,...

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Gianmarco Tamberi chiedeva al 2021 di cancellare l'amarezza per quell'infortunio maledetto che lo aveva costretto a saltare le Olimpiadi di Rio 2016. Ai Giochi di Tokyo, inaugurando la serata d'oro dello Stadio Olimpico, aveva pareggiato il conto con il destino. Da lì in poi, il tormento che lo aveva accompagnato per cinque anni, spingendolo anche alle lacrime dopo il rinvio di un anno delle Olimpiadi 2020 per la pandemia mondiale, è svanito. E il risultato è un atleta che adesso gareggia leggero come l'aria, qualità non da poco per chi di mestiere salta. E Gimbo, di questi tempi, lo fa che è un piacere. Scarico posto-olimpico? Macché. Il capitano della Nazionale di atletica non ha praticamente mai alzato il piedi dall'acceleratore.

E dopo il Giappone è tornato subito in gara. Con un minimo comune denominatore: la vittoria. Celebrata ancora una volta con la storia ieri sera, a Zurigo, dove andavano in scena le finali di Diamond League. Che Gimbo ha illuminato saltando ancora 2,34, sbaragliando gli avversarsi e, soprattutto, portando a casa il Diamante, primo italiano a riuscire nell'impresa da quando il massimo circuito dell'atletica internazionale è nato nel 2010. Assente l'amico-rivale Mutaz Essa Barshim, i rivali in Svizzera sono stati quelli di sempre. Il bielorusso Nadasekau, il russo Ivanyuk, l'ucraino Protsenko. Tutti alle sue spalle. Un po' com'è successo qualche giorno fa, a Chorzow, in Polonia, dove Gimbo è andato a trionfare anche nella decima delle dodici tappe Gold del Continental Tour 2021, il secondo circuito della federazione internazionale. Insomma: scansatevi tutti.


CHE SPETTACOLO


Guai a confinare il peso di Tamberi solo nella nicchia, benché dorata, del risultato sportivo. Zurigo ieri lo ha capito. Lo show, i siparietti con il pubblico, gli applausi ritmati e l'invito alla ola che è riuscito a coinvolgere anche il pubblico svizzero che certo non è noto per il suo calore incontrollato. World Athletics, che ancora cerca di ricostruire il post Bolt, ha un bisogno disperato di personaggi vincenti in pista e in pedana e mostruosamente forti come impatto mediatico. Tamberi è tutto questo. E ora lo sanno praticamente in ogni angolo del mondo.

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Il Messaggero