La rabbia di Mancini escluso dall’Europeo: pesano i gol incassati dalla Roma di Fonseca

La rabbia di Mancini escluso dall’Europeo: pesano i gol incassati dalla Roma di Fonseca
Rabbia, frustrazione e delusione sono questi i sentimenti che ha provato Gianluca Mancini quando ha preso atto che dalla lista dei convocati per l’Europeo mancava il suo...

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Rabbia, frustrazione e delusione sono questi i sentimenti che ha provato Gianluca Mancini quando ha preso atto che dalla lista dei convocati per l’Europeo mancava il suo nome. Il ct gli ha preferito Rafael Toloi, ex Roma, attuale centrale dell’Atalanta che si è guadagnato la nazionale grazie alle ottime annate con i bergamaschi.

Il difensore della Roma era a un passo dal traguardo, ma è consapevole che ci sia qualcosa da rimproverarsi partendo dalle prestazioni e arrivando ai troppi gol incassati nelle due stagioni a guida Fonseca: in quella 2020/2021 subiti 58 in Serie A, 17 in Europa League e 4 in Coppa Italia. Lo scorso anno non è andata meglio: 51 in Serie A, 9 in Europa League e 3 in Coppa Italia. Per un totale di 139 gol incassati in 102 partite, numeri horror che sbattono la difesa della Roma al di sotto delle big del campionato, tra cui, appunto l’Atalanta.

Perché Gianluca Mancini non è a Euro 2021?

A convincere Roberto Mancini a puntare sul centrale brasiliano del Mato Grosso, ma con passaporto italiano ottenuto lo scorso febbraio grazie ad alcuni antenati nativi di Treviso, è stato anche l'andamento della Roma nella parte finale della stagione in cui ha fallito le partite contro Atalanta, Cagliari, Sampdoria e Inter che l'ha fatta precipitare in Conference League. Figure il più delle volte imbarazzanti che hanno convinto il tecnico a optare per un calciatore duttile che può utilizzare all’occorrenza anche come terzino.

Mancini (Gianluca) ha pagato soprattutto la tattica troppo sbilanciata dell'allenatore portoghese («Tutti gli allenatori vogliono andare in Inghilterra. Ho questo sogno e credo che questo possa accadere. Ci credo e prima o poi lo realizzerò», ha detto al Telegraph), la sua capacità di essere un leader e il carisma non sono in discussione, ma sono qualità che in un gruppo come quello della nazionale potrebbero non essere utili.

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Anche la sua propensione al gol (la ha sfiorato recentemente con gli azzurri), non è bastata a farlo entrare in lista. Gianluca da oggi è libero, tornerà a casa e guarderà l’Italia dalla tv da tifoso in attesa che Josè Mourinho arrivi a Trigoria. Lo Special One lo avrà a disposizione da subito, con lui punterà alla rinascita e soprattutto al Mondiale in Qatar nel 2022

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Il Messaggero