ROMA Qualcosa di buono da Nainggolan, Florenzi e Cole. Verde si dà da fare, ma il resto è un disastro. DE SANCTIS NG Si...
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DE SANCTIS NG
Si nota per la divisa blu, ma non la sporca nemmeno. E ci mancherebbe pure.
FLORENZI 6
Nella confusione generale, torna a fare il terzino. E' uno dei meno peggio: fa su e giù per il campo fino a perdere la lingua. Qualche palla buona messa in mezzo su calcio piazzato e non solo.
MANOLAS 4,5
Rischia un fallo scapestrato, in area, su Lucarelli. Perde un pallone killer in mezzo al campo mentre la squadra era in risalita. Poco lucido anche lui.
YANGA MBIWA 5
Se si comincia ad andare in difficoltà con Belfodil, vuol dire che non siamo alla frutta, ma al caffè. Meglio quando va a cercar fortuna in avanti, il che è tutto dire. Involuto.
COLE 6
Attivo e reattivo, pur restando il fratello del Cole della Premier. Ha prima sulla testa e poi sul sinistro le palle della resurrezione, ma le fallisce. Non è proprio aria, evidentemente.
KEITA 5
Dopo le prime partite si diceva che la Roma non potesse fare a meno di Keita. Di questo, invece, se ne può fare a meno: stanco, confuso, perde più palloni di quelli che recupera. Stanco anche lui, forse. L'età e il passato (di livello) in prima linea presentano il conto. Sfiora il gol di testa, ma è un lampo.
DE ROSSI 5
Si ritrova in campo dopo l'assenza per il problema al polpaccio. Non è in condizione e, con una squadra ferma, è anche difficile presentare qualcosa da tramandare ai posteri. Esce dopo 13 minuti della ripresa.
NAINGGOLAN 6
Corre, spinge, si dà da fare per se e per gli altri, è quello che ci prova di più, dall'inizio alla fine. Tiri, palle gol (per Doumbia). Ma non basta. Affonda insieme con gli altri, ma la cresta resta a galla.
LJAJIC 6
Protagonista, nel primo tempo, delle due occasioni più limpide: in una si vede respingere il tiro da Lucarelli, nella seconda calcia fuori di poco dopo un dribbling in area da urlo. Nella ripresa parte benino, ma Garcia lo toglie. Mah.
DOUMBIA NG
Non sa dove si trova, nemmeno come si chiamano i suoi compagni e viene gettato nella mischia. Non struscia un pallone, quei pochi li sbaglia e la sua prestazione se ne va senza lasciare traccia. Gioca male, è vero, ma in quel contesto non può avere colpe. Semmai è più responsabile che gli ha messo addosso tutte quelle responsabilità. Esordio con contestazione, un record.
GERVINHO 4
Come Doumbia ma con parecchie colpe in più. Nei due tempi azzecca un tiro che Mirante potrebbe stoppare di petto ma sceglie il tuffo per i fotografi. Il Messia è tornato, sgomma per la gioia di tutti, ma sembra ingolfato.
VERDE 6
Non decisivo come a Cagliari ma conferma di essere, almeno lui, in condizione e all'altezza della situazione. Nel grigiore generale, una buona figura. E rischia anche di segnare il gol dell'1-0, ma gli capita sul destro.
PAREDES NG
Si riposiziona nel ruolo di trequartista, ma stavolta non gli capita la palla d'oro, né per gli altri né per se stesso. Non sbaglia, ma non riesce a dare quello che ci si aspettava. Pure mezzo febbricitante.
SANABRIA NG
Una verticalizzazione su Verde poteva trasformarsi in assist vincente.
GARCIA 4
Mandare in campo contemporaneamente Gervinho e Doumbia non è stata una brillante idea. La Roma cammina, è lenta, prevedibile, crea poco e ciò che crea sembra spesso casuale. Il gioco non esiste più e i cambi sono discutibili: fuori Ljajic, uno dei più attivi e Doumbia esposto ai fischi dei tifosi al suo primo giorno di scuola. Pareggiare con il Parma era l'ultima cosa messa in preventivo. Eppure...
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Il Messaggero