La Costa d'Avorio di Gervinho - squalifcato dopo la prima giornata e ora pronto al rientro - si è accreditata ai quarti di finale della coppa d'Africa. Viceversa il Mali...
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Molto diverso, si diceva, il quadro legato a Keita. Perché ieri il Mali e la Guinea non sono andati oltre l'1-1 nell'ultima giornata del gruppo: hanno segnato l'ex milanista Constant e Maiga; mentre Keita ha fallito un rigore, «centrando» perfettamente la traiettoria del tuffo di Yattara. Ricapitolando, il Mali e la Guinea hanno concluso la prima fase al secondo posto e in assoluta parità sotto tutti i parametri: punti, scontri diretti, differenza reti e gol segnati. Un camminare sincronizzato oltre ogni immaginazione. Per spezzare equilibri tanto resistenti, alla Confederazione africana deve essere sembrato giusto darsi una regola per così dire imparziale: se il campo non decide, sia il caso a decidere. Sorteggio, per l'appunto: non è mai accaduto. La Roma attende curiosa. Se la sorte volterà le spalle al Mali, i dirigenti di Trigoria contatteranno subito Keita per concordare i tempi e le modalità del ritorno in Italia. Largheggiando un poco sulle ore, si può ipotizzare che Keita rientrerebbe tra domani e sabato mattina. Non sarebbe comunque un trasferimento semplice sul piano logistico, va sottolineato. Del resto l'unico aeroporto internazionale della Guinea si trova a Malabo, sull'isola di Bioko: non è collegato direttamente con l'Italia ma offre destinazioni europee come Parigi, Madrid e Francoforte grazie ai voli dell'Air France, della Iberia e della Lufthansa. Le rotte durano circa sette ore e partono sempre la sera dall'Africa per arrivare in Europa la mattina successiva. A meno che Keita non spenda la carta del charter per essere a Roma ancor prima. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero