«Obiettivo principale di questa stagione? Primo, vincere la Coppa d'Africa. E secondo conquistare lo scudetto. Ma sono in ordine cronologico, non di preferenza personale!»....
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Gervinho ci crede, e con le maglie di Roma e Costa d'Avorio rincorre una doppietta da sogno. «Non è stato facile dimenticare la delusione per l'eliminazione in Brasile, devo ammettere che ho preso piuttosto male la nostra uscita - confessa l'attaccante giallorosso nel corso di una intervista al sito della Fifa -. Ci ha lasciato con un sacco di rimpianti, ma le cose ora vanno meglio. Mi sono concentrato sul raggiungimento di nuovi obiettivi per il mio club e il mio paese. Ci sono le qualificazione per la Coppa d'Africa e la mia seconda stagione con la Roma».
Stagione partita col piede giusto sia in campionato sia in Europa. Merito secondo Gervinho anche dei nuovi innesti. «Abbiamo sicuramente fatto qualche buon affare sul mercato. Ora c'è concorrenza per un posto praticamente in tutta la rosa, ed è una buona notizia visto che siamo impegnati in diverse competizioni quest'anno - ricorda il 27enne di Abidjan -. E, guardando indietro, forse proprio la mancanza di alternative ci è costato il titolo la scorsa stagione. Ora, tutto è possibile».
Anche superare Bayern Monaco e Manchester City, avversarie nel girone di Champions League, e restituire al calcio italiano un pò di lustro a livello continentale. «Siamo molto fiduciosi - sottolinea - e non mi sento di dire che il livello della Serie A sia sceso più di tanto. Resta un campionato molto attraente, e lo dimostra il fatto che durante l'estate alcuni grandi giocatori hanno deciso di venire a giocare qui. Stiamo lavorando sodo per proiettare un'altra immagine del calcio italiano in Europa».
La Roma ad inizio 2015 dovrà però fare a meno di Gervinho visto che la Costa d'Avorio, nonostante l'addio del suo uomo simbolo Drogba, punta al successo in Coppa d'Africa (17 gennaio/8 febbraio in Marocco). «Didier era il nostro capitano, ha dato un grande contributo e lascerà un vuoto incolmabile. Per quanto mi riguarda, sono orgoglioso di aver giocato con lui. Ma ora ha lasciato, e noi dobbiamo andare avanti - conclude l'attaccante romanista -. Abbiamo alcune sfide importanti in arrivo, tra cui la qualificazione e il torneo stesso nel mese di gennaio. Questo è quello su cui dobbiamo concentrarci. Per me, la migliore squadra in Africa è ancora la Costa d'Avorio». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero