Un punto per uno e alla fine anche il rammarico è per entrambi. Il Genoa conclude la nona partita consecutiva senza vittoria, allungando così una striscia negativa...
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Prandelli non compie alcuna rivoluzione e mantiene il 3-5-2 di Juric sostituendo, a centrocampo, gli squalificati Romulo e Bessa con Pereira e Veloso. Semplici inserisce Bonifazi in difesa al posto dello squalificato Cionek. Si fronteggiano le coppie d’attacco Kouamè-Piatek e Antenucci-Petagna.
Dopo 10 minuti, Criscito interviene in ritardo su Schiattarella vicino alla linea mediana. Gamba alta, vistoso: Pasqua non ha dubbi e, tra le proteste generali dei giocatori del Genoa, espelle il capitano. Nonostante la platealità del gesto, permane più di un dubbio su questa decisione. I padroni di casa accusano il colpo e si rintanano nella propria tre quarti. La Spal ne approfitta e al 15’, sugli sviluppi di una punizione di Schiattarella e successivo prolungamento di Felipe, è Petagna a incornare in rete. Per Prandelli, peggior inizio non poteva esserci. Sopra di un gol e di un uomo, gli uomini di Semplici sembrano poter gestire bene la situazione con una fitta rete di passaggi. Il Genoa grida al rigore al 26’ dopo che Bonifazi rotola su Sandro e al 35’ quando Fares atterra Romero. Pasqua viene richiamato dal collega Aureliano nella seconda occasione. Passano quasi due minuti e il fischietto di Tivoli indica il dischetto. Piatek, glaciale, spiazza Gomis e ripristina almeno l’equilibrio nel punteggio. La rabbia della Spal si specchia nelle sue punte ma i legni, assieme a Radu, salvano due volte il Genoa: al 41’ Antenucci colpisce il palo e poi Radu è prodigioso su Petagna, miracolo ripetuto in pieno recupero con l’aiuto della traversa.
La ripresa si apre con un Prandelli all’insegna della prudenza.
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Il Messaggero