La Fiorentina si ferma ancora. A Marassi, contro un Genoa compatto e grintoso, i viola non vanno oltre il pari a reti bianche. Recrimina maggiormente la squadra di Gasperini: un...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Gasperini conferma l'undici che ha pareggiato domenica scorsa a Verona, eccezion fatta per il ritorno di Burdisso nel cuore della difesa. Davanti Suso,Pavoletti e Perotti. Ritmi veloci in avvio. Il Genoa si caratterizza subito per l'aggressività ma la Fiorentina risponde bene colpo su colpo. Al 3' un tiro-cross di Zarate trova pronto, in fase di estremo salvataggio sulla linea di porta, Ansaldi su Babacar. Con il passare dei minuti, crescono gli uomini di Gasperini. Al 15', su perfetto cross di Rincon, lo stacco di Pavoletti non inquadra, di poco, lo specchio della porta difesa da Tatarusanu. Poco dopo proteste contenute per una cintura di Roncaglia, ancora su Pavoletti, non rilevata da Giacomelli. La Fiorentina fatica in maniera incredibile a costruire gioco, stretta dal soffocante pressing rossoblù. Nell'ultimo quarto d'ora il protagonista è Laxalt: prima (33') un colpo di testa in tuffo di poco alto e poi un diagonale ravvicinato su cui ben si oppone Tatarusanu.
Meglio complessivamente il Genoa, soprattutto perché sulla destra Ansaldi e Suso fanno sfracelli e i viola faticano tantissimo a organizzare una manovra di gioco fluida. Ripresa inizialmente frizzantissima Subito una conclusione di Dzemaili neutralizzata da Tatarusanu. A seguire la parata di Perin su diagonale di Ilicic e il gran numero di Suso dai 20 metri: palo a portiere battuto. Ancora l'incredibile errore sotto porta di Pavoletti su assist di petto di Perotti. Tutto nei primi cinque minuti, poi il ritmo cala. Paulo Sousa capisce che è il momento di variare un insoddisfacente scacchiere. Dentro Kalinic per Zarate e Tino Costa per Ilicic. Il primo segnale di vita dell'attacco viola arriva dalla prodezza di Perin su un ravvicinato Babacar. Ma è il Genoa a far ancora la partita: la Fiorentina si rende pericolosa con le ripartenze, come quelle di Borja Valero stoppate prima da Laxalt e poi da Munoz. Le ultime fiammate sono costituite da un impreciso colpo di testa di Cerci e da un volo di Perin su Marcos Alonso.
LEGGI LA CRONACA
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero