Gattuso, occhi lucidi e dedica speciale: «La vittoria è per mia sorella»

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Gattuso è felice, ma piange. Pensa alla sorella che non c'è più, che ha perso da pochi giorni. «Dedico a lei questa vittoria, con la mia...

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Gattuso è felice, ma piange. Pensa alla sorella che non c'è più, che ha perso da pochi giorni. «Dedico a lei questa vittoria, con la mia famiglia siamo molto legati. Grazie ai miei giocatori. Il Napoli è convinto, lavora bene, dà tutto, il livello è molto alto di questa squadra».  «Dedico ai miei genitori e a mia sorella questa qualificazione, ringrazio il mondo del calcio che mi è stato vicino. La partita? Siamo una squadra con tantissima qualità, ancora non abbiamo i meccanismi e abbiamo lavorato su questo, quando ci mettiamo sappiamo soffrire. Penso che la squadra abbia fatto bene e abbiamo ripreso il discorso interrotto 95 giorni fa» 


La finale contro la Juve. «Affrontiamo una squadra abituata a vincere, con la grande personalità e con tanti campioni, ma ce la possiamo giocare. Dovremo fare una grande partita -prosegue il tecnico calabrese-. Siamo stati bravi a fare meno danni possibili, è successo qualcosa di difficile, è cambiato il mondo e venire allo stadio con le mascherine e stare attenti a rispettare le distanze non è facile. Rispetto per le tante persone che ci hanno lasciato».

PARLA INSIGNE

«Abbiamo fatto la nostra parte, anche se abbiamo sofferto lo abbiamo fatto da squadra. Abbiamo voluto fortemente la finale e ora dobbiamo recuperare le energie». Commenta così la finale di Coppa Italia conquistata dal Napoli al San Paolo grazie all'1-1 contro l'Inter (a San Siro gli azzurri si erano imposti 1-0 ndr) l'attaccante dei partenopei Lorenzo Insigne. «Stiamo vicino a Gattuso che è un grande uomo prima che un grande allenatore. Dedichiamo la vittoria a lui e a tutti quelli che hanno sofferto in questi giorni -prosegue l'attaccante ricordando il grave lutto che ha colpito nei giorni il tecnico calabrese che ha perso la sorella-. Il gol? Con Ospina proviamo spesso questa giocata e abbiamo fatto un grande contropiede. Strano giocare così senza tifosi, ma noi dobbiamo fare il nostro dovere. Ringraziamo infermieri, dottori e tutti quelli che hanno lavorato. Speriamo che questa partita abbia portato gioia nelle case degli italiani». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero